RIUNIONE DEL PDL DI MODICA, ESPOSTO IL PROGRAMMA PER RILANCIARE L’ECONOMIA DEL COMUNE

Si è riunito nella serata dell’11 aprile il Popolo della Libertà di Modica che alla presenza del coordinatore cittadino Michele D’Urso, del gruppo consiliare, di altri componenti del partito, simpatizzanti ed un gruppo di giovani, artigiani, commercianti ed imprenditori, ha organizzato l’incontro per discutere dei punti programmatici a favore della città in vista delle prossime elezioni amministrative.

Durante la riunione è stata ribadita più volte l’importanza di non perdere di vista il ruolo considerevole della politica che deve ascoltare la gente, mettere in campo tutto l’impegno a favore delle reali esigenze dei cittadini e dei molteplici problemi che interessano il territorio modicano e la grave situazione che il Comune sta ora attraversando.

Questo va al di sopra, è stato spiegato, della scelta o meno di un candidato sindaco che sia espressione diretta del PDL o che sia una figura capace, che conosce bene la macchina amministrativa su cui possa convergere l’appoggio del partito. E nella difficile situazione attuale non solo politica-amministrativa ma economica e sociale si avverte ancora di più il suo peso e la responsabilità che in questo momento di seria riflessione deve presentare alla città un’offerta elettorale importante, credibile, capace, in virtù della particolare situazione che sta vivendo l’ente comune e dei conseguenti problemi, disagi e difficoltà causati alla città.

Si è parlato poi dell’ulteriore problema della disaffezione della gente nei confronti della politica per cui la rabbia e le difficoltà del momento spingono i cittadini al voto di protesta che per i portavoce del PDL non risulta essere “utile” e a confermalo ci sono i dati nazionali: “Per questo motivo – dicono – è sempre nella nostra convinzione il fatto di portare avanti un progetto unitario e collaborativo delle migliori forze politiche della nostra città, in contrapposizione all’attuale amministrazione e alla tristezza mista allo sconforto che in questi anni sono stati gli unici elementi che hanno contraddistinto Modica; un percorso maturo e serio, auspicato da sempre dal nostro partito, per il quale siamo disponibili a costruire un tavolo vigoroso che faccia sintesi attorno alle esigenze reali; se questo non sarà possibile noi non abbiamo complessi d’inferiorità, andremo avanti da soli con il nostro progetto a cui daremo le gambe per camminare con un’espressione che provenga o dall’interno del partito o che sia una risorsa esterna della società civile. Il nostro senso di responsabilità e apertura agli altri non dev’essere confuso, noi abbiamo idee e uomini da proporre alla città che è il nostro unico interlocutore.”

Nel corso della riunione, a tal proposito, oltre a proporre diversi spunti programmatici, è stata auspicata la possibile candidatura a Sindaco del consigliere Giovanni Migliore, figura competente, capace e che conosce bene le problematiche della città e quindi dell’ente comunale.

La visione del PDL è quindi quella di determinare, in primo luogo, la migliore soluzione programmatica su cui concentrarsi per avviare un percorso ed un programma elettorale che mettano in primo piano i cittadini ed il tessuto economico del territorio. “Dobbiamo restituire a Modica il ruolo di protagonista con razionalità accompagnata dall’ottimismo, dalla positività e da stimoli che provengano da ogni settore del tessuto produttivo per mettere in moto l’economia e ridare fiducia ai cittadini”.

I punti programmatici su cui il PDL sta lavorando sono importanti proprio per la rinascita di Modica: si è parlato di riduzione delle imposte comunali, ad esempio del 30% quella sui rifiuti e del 20% il canone idrico; proposta fattibile attraverso una rimodulazione nella programmazione di spesa. Tra gli obiettivi da perseguire anche quello del risanamento casse comunali attraverso la sincronizzazione dei pagamenti, atto possibile sono se si azzera l’anticipazione di cassa al fine di pagare fornitori e stipendi ai dipendenti comunali ridando loro dignità. Questo vuol dire creare stimolo ed entusiasmo tra i dipendenti e far ripartire la macchina comunale con efficienza e funzionalità, pecche attuali di cui purtroppo se ne stanno pagando le conseguenze.

Ma risanare le casse comunali non vuol dire tagliare sui servizi essenziali alla città ma anche offrirne ai cittadini di migliori ed efficienti garantendo il massimo ai cittadini e questo sisulterà possibile lavorando su un bilancio fatto prima dell’esercizio di riferimento, ad oggi si lavora con bilanci dell’anno precedente e questo comporta la mancanza di programmazione e spreco di denaro.

Ultimo ma non meno importante punto è quello riguardante il rilancio dell’economia auspicabile solo se Modica verrà aperta ad investitori provenienti dal resto d’Italia ed anche dall’estero, creando gli stimoli necessari che favoriscano gli investimenti nella città. Da questo l’istituzionalizzazione dei grandi eventi, che sono sicuramente il miglior modo per il rilancio dei prodotti locali, per la valorizzazione dei nostri beni architettonici e monumentali e delle tante eccellenze che offre Modica si può arrivare ad uno sviluppo ordinato, con il contributo di privati senza intaccare le casse comunali, e creare lavoro perché dal rilancio dell’economia diminuirebbe questa emergenza e si produrrebbero opportunità per tanti giovani disoccupati; una marcia in più per uscire dall’immobilismo economico del quale ne stanno risentendo tutte le categorie, commercianti, artigiani e imprenditori.

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