Rissa al porto di Marina: identificati gli autori, tutti ragazzi stranieri tra i 19 e i 25 anni. Denunciati

Sono stati identificati dalla polizia gli autori della rissa che si è verificata qualche giorno fa al porto di Marina di Ragusa, precisamente al Molo di Levante. Alcuni ragazzi, infatti, si erano colpiti reciprocamente con bottiglie di vetro e avevano lanciato sedie dei tavoli degli esercizi pubblici circostanti. Durante la rissa, uno dei partecipanti era stato colpito in faccia dalle esalazioni di uno spray al peperoncino. Successivamente, il gruppo si era spostato in una pizzeria nelle vicinanze e poi si era dileguato senza essere rintracciato dalle pattuglie.

A seguito di questo grave episodio, le unità investigative della Squadra Mobile e del Commissariato di Polizia di Stato di Comiso hanno avviato un’indagine, supportata dalle registrazioni delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona. In pochi giorni sono stati identificati i quattro autori della rissa, cittadini stranieri tra i 19 e i 25 anni, regolarmente presenti sul territorio nazionale.

I PROVVEDIMENTI DEL QUESTORE

Considerando gli avvenimenti e le segnalazioni di degrado della zona, il Questore della provincia di Ragusa ha emesso quattro provvedimenti di Divieto di Accesso alle Aree Pubbliche (D.A.C.U.R.) nei confronti dei responsabili dell’episodio criminale. Questi provvedimenti vietano loro, per ragioni di sicurezza pubblica, l’accesso e lo stazionamento al porto turistico, alle aree adiacenti all’arenile e nelle immediate vicinanze di esercizi pubblici o locali di pubblico trattenimento in cui sono stati commessi i reati sopra menzionati. La durata del divieto di accesso è di un anno.

Inoltre, i quattro stranieri sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per i reati di rissa e danneggiamento aggravato ai danni di un esercizio commerciale. Il danno causato all’esercizio commerciale è stato quantificato intorno a 800 euro. La violazione del divieto di accesso, secondo l’articolo 13 bis comma 6, è punibile con la reclusione da sei mesi a due anni e con una multa compresa tra 8.000 e 20.000 euro.

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