Riscoprire Ortigia attraverso gli autentici sapori siracusani: la sfida del giovane chef Vincenzo Di Falco

Un omaggio alla Sicilia e agli autentici sapori siracusani sono le solide basi dei percorsi degustazione creati dal giovane Vincenzo Di Falco chef patron del Ristorante Civico 25, elegante locale nel cuore di Siracusa.

La cura del dettaglio e la passione per i particolari sono la cifra stilistica che contraddistingue la cucina del Civico 25 che predilige il territorio: l’olio delle pregiate cultivar dei Monti Iblei DOP, il limone femminello IGP di Siracusa e il pescato km0 sono gli ingredienti che hanno reso noto il Ristorante divenuto in poco tempo un riferimento in città per freschezza e qualità, una proposta molto apprezzata dai visitatori insieme all’ottima pizza alla napoletana dai bordi alti e soffici preparata con materie prime selezionate personalmente dallo chef.

“Ortigia è uno dei luoghi più affascinanti di Sicilia: la sua storia millenaria è testimoniata dalle architetture uniche e suggestive” – spiega Vincenzo Di Falco che fra quei dedali è nato e cresciuto – “Io che la conosco bene posso anche affermare che Ortigia ha anche dei sapori e degli odori che le appartengono, quelli della tradizione gastronomica locale che ho ricreato nei miei piatti con una personale rivisitazione in chiave moderna”.

DUE MENU’ DEGUSTAZIONE PER ASSAPORARE I VICOLI DI ORTIGIA

Un itinerario di profumi e sapori ispirati alla vecchia Siracusa che si snoda in due percorsi: il commensale può scegliere tra 4 oppure 6 portate. Si inizia sempre dall’Amuse Bouche che segue la fantasia dello chef e la disponibilità degli ingredienti locali.

In un ambiente sobrio e rilassato lo staff internazionale, capitanato dal maître Mohamed, accoglie i visitatori per raccontare i piatti e gli abbinamenti, facendo vivere un’esperienza in full immersion nell’atmosfera del piccolo isolotto di Ortigia.

Il benvenuto in entrambi i menù è affidato all’abbraccio tra pane e olio: un’antica tradizione ripresa da Di Falco che offre il suo pane fatto con grani autoctoni siciliani e olio rigorosamente da cultivar locali.

I menù sono accomunati da due interessanti piatti nei quali lo chef è riuscito a fondere e a concentrare la sua narrazione del territorio: P^3, una preparazione mediterranea che lega polpo, patate e pomodoro, una ricetta attinta a piene mani all’infanzia caratterizzata dai sentori di cipolla e rosmarino esaltati da una polvere di pomodoro secco; Norma di Seppia, un piatto dall’estetica raffinata in cui la crema di datterino si lascia attraversare dalla fonduta di ricotta salata, su queste sono adagiati i tagliolini di seppia marinati e la melanzana perlina fritta con una cialda di pane.

La carta vini è il fiore all’occhiello del Civico 25, una selezione che tiene conto delle espressioni dei vitigni autoctoni e alloctoni e che rappresenta le principali produzioni dell’isola.

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