RISCOPRIRE IL DIALETTO E COME ERAVAMO TANTI ANNI FA

Il saggio di fine anno, così come si chiamano le esibizioni dei bambini negli asili e nella scuola dell’infanzia, alle “Giuseppine” è stato di grande interesse culturale. Finalmentre qualcosa che ha a che fare con la nostra autentica tradizione popolare e con la riscoperta di un dialetto che i bambini hanno appreso alla perfezione. Ci saranno voluti ovviamente ore ed ore di addestramento, ma ne valeva la pena perché raccogliere i lati più significativi di una cultura popolare non è cosa facile soprattutto per bambini di quella tenera età. Ma c’era un entusiasmo davvero encomiabile per il lavoro svolto dalle maestre e dal musicoterapista Gianni Guastella, i quali hanno fatto miracoli nell’individuare scene, dialoghi, canzoni del “profondo” sud e della nostra terra quindi che hanno strappato l’applauso a ”scena aperta” a genitori, nonni, parenti ed affini presenti in gran numero all’evento. Un lavoro fatto bene, di pazienza e di attenzione ad esplicitare gesti e scene seri, autentici e non di pantomima come purtroppo avviene quando, cercando di entrare nel vivo delle nostre tradizioni, si scimmiottano voci, suoni, fatti, personaggi per nulla aderenti alla nostra storia ed alle nostre emozioni..Ed allora per il prossimo anno affittate un teatro e con due euro a testa presentiamo una cosa davvero splendida come è stato, peraltro, il “saggio”.

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