È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
RIMANGONO IN STALLO LE TRATTATIVE PER LA SOPRAVVIVENZA DELL’UNIVERSITÀ A RAGUSA
09 Ago 2012 13:53
“Noi lo avevamo detto e ampiamente previsto che sarebbe finita male ma l’appuntamento per la firma dell’accordo di transazione per l’Università di Ragusa di cui tanto si è discusso e dibattuto nelle scorse settimane non ci sarà, almeno nell’immediato.”
Questo l’annuncio del rappresentante degli studenti della facoltà di Lingue del capoluogo ibleo Paolo Pavia che spiega come l’Università di Catania abbia dovuto sospendere le procedure per la firma della nuova convenzione in quanto il presidente del Collegio dei revisori dei conti dell’ateneo ha ritenuto che fosse necessaria una nuova valutazione della transazione, nel testo proposto dai ragusani, da parte del Consiglio di amministrazione dell’università.
Le perplessità circa la fattibilità dell’accordo sono da ricondurre alla drastica riduzione dei fondi da parte della Provincia regionale e al venir meno del finanziamento regionale al Consorzio universitario. In altre parole, senza soldi non si canta messa.
“Il progetto universitario ibleo – spiega Pavia – risulta dunque essere al capolinea: si è arenato sulle inefficienze, sulle incompetenze e sull’incapacità a gestire di una classe politica che ha al suo attivo soltanto fallimenti, che ha ritenuto di sperperare le risorse pubbliche attraverso sconce e vergognose pratiche clientelari.”
Lo stato di dissesto finanziario del Consorzio universitario è stato denunciato più volte da Italia dei Valori e per questo il partito è stato accusato di voler demolire l’università a Ragusa. Nulla di più falso secondo Pavia, come i fatti stanno dimostrando, dal momento che quelle stesse cose che erano state denunciate nel corso degli anni e, sempre di più, nei mesi scorsi si stanno manifestando in tutta la loro tragica realtà.
I cittadini devono sapere per IDV che quanto è accaduto negli anni passati e sta accadendo oggi non è frutto di un destino cinico e baro, ma è il risultato di una politica dissennata condotta da una classe dirigente che non può che trarre da tutto ciò le debite conclusioni: abbandonare il campo e ritirarsi.
“Dobbiamo prendere atto che – conclude il rappresentante degli studenti della Facoltà di Lingue di Ragusa – gli unici sforzi concreti e reali per mantenere nella nostra città la Struttura Didattica Speciale di Lingue e Letterature straniere sono stati fatti dal rettore Recca il quale, probabilmente e coerentemente, è andato oltre i limiti che le condizioni oggettive potevano imporgli. Anche lui, oggi, deve fare i conti con la crisi che sta divorando le risorse di questo Paese, mentre Ragusa e i ragusani devono registrare l’ennesimo arretramento sociale e culturale. Bisogna avviare una riflessione seria su tutta questa vicenda e saremo i primi a chiedere di dar conto, a chi di dovere, della perdita irreparabile di un’istituzione di alta formazione che poteva essere un volano importante per l’economia del territorio ed il futuro dei nostri giovani.”
© Riproduzione riservata