Riconversione ex area militare dell’aeroporto di Comiso: tavolo tecnico del Ministero della difesa

“Dalle parole ai fatti, la cessione dell’area militare ex-USAF dell’aeroporto di Comiso è sempre più vicina. Dopo l’incontro romano con il ministro della difesa Elisabetta Trenta, si sta riunendo in questo momento a Palermo al Comando Militare Esercito Sicilia di Palermo, il Tavolo Tecnico che si occupa della cessione dell’area militare all’aeroporto ragusano per la totale riconversione ad usi esclusivamente civili. Si tratta di un nuovo importantissimo tassello per l’economia del territorio”.


A darne notizia è la deputata regionale del Movimento 5 Stelle, Stefania Campo, che martedì 7 novembre scorso, aveva incontrato a Roma il Ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, proprio per sottoporle l’importante vicenda, sia per quanto concerne l’inutilizzo dell’area militare e dell’immenso patrimonio edilizio, ormai da più di 25 anni, sia per consentire che l’aeroporto di Comiso possa usufruire del sedime in questione per la progettazione e la realizzazione di uno scalo e della relativa piattaforma cargo.


“Il Ministro, come conferma oggi questa nuova convocazione del Tavolo Tecnico, si è immediatamente attivata – dice Campo – ed oggi il Generale Gambardella, che presiede la Task Forse Valorizzazione Immobili del Ministero della Difesa, ha potuto invitare le massime autorità civili e militari per far ripartire il procedimento che inspiegabilmente, dal mio punto di vista, si era interrotto a ridosso delle elezioni nazionali”.


Al Tavolo Tecnico partecipano il Comando Logistico Aeronautica Militare, la Regione Siciliana, il Comune di Comiso, l’Agenzia del Demanio, l’Enac e la Soaco. Difatti la prima area era già stata ceduta con decreto interministeriale il 14 dicembre del 2000 e permise la nascita dell’attuale Aeroporto “Pio La Torre” di Comiso.


“E’ un’operazione importantissima per il nostro territorio, e la Sicilia intera – spiega ancora la deputata – perché in tal modo si concluderà la procedura per la riconversione definitiva ad uso sociale, civile e commerciale di tutta l’area aeroportuale. Questo rappresenterà conseguenzialmente l’inizio di un nuovo percorso progettuale che ci dovrà portare alla realizzazione dell’unico scalo Cargo (trasporto merci) da Napoli in giù, per un raggio commerciale e di azione di ben 800 km. Insieme alla funzione civile di trasporto passeggeri, già esistente, dall’aeroporto si potranno trasportare quindi anche merci, un’infrastruttura fondamentale anche per la nostra agricoltura e la nostra industria. Così l’aeroporto di Comiso – conclude la deputata – potrebbe divenire una delle più importanti piattaforme Cargo del Mediterraneo”.

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