Riconosciuto solo dopo le impronte, arrestato: cosa è accaduto al porto di Pozzallo

È stato arrestato per re-ingresso irregolare nel territorio nazionale un giovane di 21 anni, cittadino egiziano, sbarcato al porto di Pozzallo lo scorso 13 ottobre insieme ad altri 139 migranti.

L’arresto è stato eseguito dagli uomini della Squadra Mobile della Questura di Ragusa e dalla Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza, nell’ambito delle attività di identificazione e controllo dei migranti appena giunti in Sicilia.

Identificato grazie alle impronte digitali

Durante i controlli di rito, effettuati dalla Polizia Scientifica, il sistema di rilevamento dattiloscopico ha permesso di scoprire che il giovane era già stato identificato e colpito da un decreto di respingimento nel novembre 2024, emesso dal Questore di Siracusa.
La comparazione delle impronte con la Banca Dati Nazionale AFIS ha consentito di accertare che il 21enne era già stato allontanato dall’Italia, con divieto di reingresso per tre anni. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l’uomo ha violato il divieto di rientro e ha fatto nuovamente ingresso sul territorio nazionale prima della scadenza del termine previsto dalla legge.
Alla luce delle risultanze dell’Ufficio Immigrazione, e in coordinamento con la Procura della Repubblica di Ragusa, il giovane è stato tratto in arresto e posto a disposizione dell’Autorità giudiziaria

Disposto il rimpatrio

Dopo la convalida dell’arresto e il nulla osta della Procura, al cittadino egiziano è stato notificato un nuovo provvedimento di espulsione emesso dal Prefetto di Ragusa.
Il giovane è stato successivamente trasferito in un Centro di Permanenza per il Rimpatrio (CPR), dove resterà in attesa del rimpatrio nel Paese d’origine.

Foto: repertorio

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