REVISIONE DEL PIANO REGOLATORE GENERALE

08 Giu 2012 12:44

PRG. Una storia infinita. Il mandato a suo tempo conferito dalla Regione Siciliana al commissario ad acta è scaduto. Il testimone ritorna ora al Consiglio comunale. Con evidente soddisfazione, stando alle dichiarazioni rilasciate nel corso di un pubblico dibattito, degli assessori in carica Francesco Gugliotta (Psi) e Alessandro Maiolino (Sel). Quest’ultimo, per la verità, momentaneamente spogliato dal sindaco delle deleghe ai Lavori pubblici, Urbanistica, Viabilità, Spettacolo e Politiche Giovanili, in quanto fuori sede per motivi di lavoro.

Lo strumento urbanistico vigente è stato approvato all’unanimità dai gruppi politici del Consiglio comunale del tempo. Correva la Prima Repubblica. Un esempio di grande responsabilità, che però, a distanza di anni, non ha avuto seguito. Quando si trattava solo di revisionare, correggere ed eventualmente modificare, nell’ambito di un territorio sempre più asfittico, eventuali linee guida rispetto alla realtà urbanistica consolidata dal Piano Regolatore tutt’ora vigente, approvato nel lontano 1989. Sicché, dalla data di scadenza del documento tecnico, ad oggi, sono  trascorsi altri quindici anni. Ora la pratica sembrerebbe completa.

Il progettista ing. Giuseppe Trombino, succeduto ai tecnici veneziani a seguito di incarico ricevuto dalla Giunta Sulsenti, ha portato a termine il lavoro affidatogli. Rispettando i tempi previsti nel contratto. Tuttavia il Consiglio comunale uscente non è riuscito a deliberare prima della conclusione della legislatura. Soprattutto perché la procedura, ad un certo punto, si è inceppata per la incompatibilità dichiarata di 11 consiglieri comunali su venti. La Regione, pertanto, lo scorso autunno ha provveduto a nominare il commissario ad acta nella persona dell’ing. Pietro Alfredo Scaffidi Abbate.

Acquisiti gli atti, il commissario ha disposto, in ossequio ad una precisa disposizione della CE, di inoltrare al competente Servizio 1 del Dipartimento regionale dell’Ambiente l’istanza per ottenere il documento tecnico di Valutazione Ambientale Strategica (Vas). Necessario per definire la pratica. Procedura, a detta dello stesso commissario, che sarebbe stato possibile esitare in tempi brevi. Ma la legislatura è andata e il Prg è rimasto in standby. Scaduto nel frattempo anche il mandato del commissario, sarà ora il Consiglio comunale ad esercitare, in onore al principio della democrazia rappresentativa, le sue prerogative. Sperando che, questa volta, con la nuova geografia politica delineatasi dopo le elezioni, la maggioranza dei consiglieri non patisca problemi di incompatibilità. Con sollievo di quanti, privati cittadini e titolari di attività produttive, attendono da troppo tempo e con legittima ansia, l’approvazione dell’importante strumento urbanistico.