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Regione: Schifani “scoffa” Cuffaro. Via gli assessori Nuova Dc
10 Nov 2025 16:07
«Trasparenza prima di tutto»: linea dura del Presidente della Regione siciliana Renato Schifani contro la Nuova Democrazia Cristiana dopo le inchieste sulla sanità
Il presidente Schifani ha annunciato oggi una decisione forte e simbolica: non vi sarà più la presenza in Giunta regionale degli assessori espressione della Nuova Democrazia Cristiana (Nuova DC), fino a che il quadro giudiziario non sarà chiarito.
Il provvedimento arriva alla luce delle inchieste della Procura di Palermo che stanno delineando un “sistema di influenza e condizionamento” nella sanità regionale siciliana, con al centro anche l’ex presidente della Regione Salvatore Cuffaro.
La reazione dell’esecutivo siciliano
Schifani ha sottolineato che non si tratta di un “giudizio sulle persone”, ma di un atto di responsabilità morale, politica e istituzionale, finalizzato a salvaguardare la credibilità dell’ente Regione e la fiducia dei cittadini.
«Alla luce del quadro delle indagini che sta emergendo … ritengo non sussistano le condizioni affinché gli assessori regionali espressione della Nuova DC possano continuare a svolgere il proprio incarico all’interno della Giunta regionale». Sono queste le parole della nota del presidente.
Quali implicazioni politiche?
Il provvedimento segna una svolta importante nella maggioranza regionale, mettendo all’angolo una formazione – la Nuova DC – che fino a poco tempo fa era parte integrante della compagine di governo.
Si apre ora un periodo di incertezza: la Nuova DC viene estromessa dalla Giunta, ma resta parlamentare all’Assemblea Regionale Siciliana, e si pone il problema della tenuta della coalizione e dell’equilibrio interno al centro‑destra siciliano.
Sul versante istituzionale, la decisione invia un segnale forte: trasparenza, legalità e correttezza amministrativa sono messi come prerequisiti non negoziabili per la partecipazione al governo. Per la regione, significa un rilancio della fiducia civica o la necessità di gestire un rischio reputazionale elevato.
Quali scenari possibili?
Se le indagini dovessero proseguire con rilievi giudiziari significativi, la mossa di Schifani potrebbe costituire un precedente per altri casi regionali in cui politica e sanità si intrecciano.
Dall’altro lato, la Nuova DC potrebbe cercare di rilanciarsi come forza esterna al governo, oppure provocare una riproposizione di assetti nella Giunta (rimpasti, nuovi ingressi, redistribuzione di deleghe).
Sul piano dei contenuti, la vicenda riapre il dibattito sul controllo della sanità regionale‑statale, sui meccanismi delle nomine, sulla trasparenza negli appalti e sulla qualità delle prestazioni sanitarie in un territorio complesso come la Sicilia.
Messaggio integrale del presidente Schifani
«Alla luce del quadro delle indagini che sta emergendo, riguardanti l’ex presidente della Regione Salvatore Cuffaro, ritengo doveroso riaffermare la necessità che il governo regionale operi nel segno della massima trasparenza, del rigore e della correttezza istituzionale, principi che rappresentano il fondamento stesso della buona amministrazione. In questa prospettiva, e fino a quando il quadro giudiziario non sarà pienamente chiarito, ritengo non sussistano le condizioni affinché gli assessori regionali espressione della Nuova Democrazia Cristiana possano continuare a svolgere il proprio incarico all’interno della Giunta regionale».
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