RAGUSA RICORDA LE VITTIME (DIMENTICATE) DELLE FOIBE

Furono a centinaia i cittadini italiani dell’Istria, Dalmazia e Venezia Giulia, ad essere uccisi e gettati nelle foibe durante e immediatamente dopo la seconda guerra mondiale.

Vittime di una guerra che aveva già fatto troppi morti; solo da poco tempo riabilitati da una memoria storica che li ricorda nei libri scolastici o nelle fiction televisive.

E proprio per restituire loro ancora una volta la dovuta dignità umana e sociale che un eccidio cruento e ingiustificato ha sottratto, l’amministrazione comunale di Ragusa ha organizzato un’intera giornata dedicata al ricordo, prevista per il 10 febbraio prossimo.

– La commemorazione inizierà alle ore 10 – afferma l’assessore alla cultura, Francesco Barone- seguirà la deposizione di una corona di fiori sulla lapide esterna al palazzo comunale. A seguire, avremo l’inaugurazione della mostra fotografica “I martiri delle Foibe”, mentre alle 17 a palazzo Garofalo, ci sarà un convegno.

Tra i relatori, l’avvocato Michele Savarese secondo cui ricordare queste vittime è un atto dovuto.

– Queste persone – afferma Savarese- dovettero abbandonare la propria terra, avendo la sola colpa di essere cittadini italiani. E’ una pagina di storia che deve essere ricordata-. 

Tra le iniziative previste, anche quella del consigliere di circoscrizione Ragusa ovest, Mario Chiavola, che propone l’intitolazione di una strada della città a Norma Cossetto, giovane ragazza istriana, vittima delle Foibe.

– Questa donna- afferma Mario Chiavola- laureanda in lettere e filosofia, fu prelevata e violentata da diciassette aguzzini. Gettata poi nelle Foibe, non le fu mai resa giustizia. Solo sei, tra i carnefici, furono processati-.

 

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