Ragusa, PD e M5S presentano una mozione di sfiducia ai danni dell’assessore ai lavori pubblici Gianni Giuffrida: “In questi anni, solo lettera morta”

Una mozione di sfiducia ai danni dell’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Ragusa, Gianni Giuffrida. E’ quella presentata dai gruppi consiliari di Pd e M5s al presidente del Consiglio comunale e al sindaco. “L’assessore – scrivono nel documento i consiglieri pentastellati e democratici – deve dare conto del suo lavoro e noi tutti, cittadini ragusani, dobbiamo capire se questa persona può stare ancora lì ad amministrare la cosa pubblica.

Questi i fatti. Sul Prg, strumento baricentrico e fondamentale per lo sviluppo e la pianificazione di un territorio, già scaduto fin dall’insediamento di questa Giunta e di questo assessore, in tre anni si è riusciti a produrre solo uno schema di massima, atto amministrativo che non produce effetti e non previsto dalla normativa, che non pianifica, non vincola e non è dotato di norme sue tecniche di attuazione. Una gravissima mancanza amministrativa che espone l’intero territorio a potenziali speculazioni edilizie non prevedendo vincoli. La nostra città non può e non deve più aspettare e la politica tutta su questo non deve più tacere”.

L’altro punto riguarda la mancata realizzazione della variante al Parco agricolo urbano. “Su questo tema – continua la mozione – l’assessorato Territorio e ambiente della Regione boccia quanto proposto dall’assessore Giuffrida e dal sindaco, contrariamente a quanto pubblicizzato dal primo cittadino che ne vanta l’approvazione.

Nei fatti la Regione precisa che il Pau, che si estende per circa 110 ettari, proprio per la sua natura prevalentemente agricola, deve essere affrontato in sede del redigendo Prg e che, come detto prima in materia di regole urbanistiche, lo schema di massima del Prg sbandierato dall’assessore come un prestigioso atto approvato, è risultato inutile e insufficiente.

In più l’assessorato ci fa sapere che, da verifiche effettuate, risulta che le previsioni della variante urbanistica con le sue norme tecniche d’attuazione non coincidono con le previsioni dello schema di massima, in quanto quest’ultimo non corredato da proprie Nta. Per questo, da parte della Regione, non risultano condivisibili le controdeduzioni del Consiglio comunale ed ecco perché non si è reputato potere accogliere la richiesta di revisione sulla variante.

E, ancora: “Sul Piano particolareggiato dei centri storici Ppe, denunciamo il blocco totale, in tre anni di attività amministrativa, di questo assessore e di questo sindaco. Basti pensare che, così facendo, l’assessore ha impedito l’utilizzo del Superbonus 110% a chi avrebbe potenzialmente potuto ristrutturare le proprie abitazioni. L’evidente difficoltà politico-amministrativa di Giuffrida che guida l’urbanistica sta creando danni economici irreparabili all’economia e alla vivibilità del centro storico. Bloccato anche l’iter che riguarda la pratica recupero area scalo merci. Affidare con incarico diretto a un unico professionista la stesura di un masterplan di un’area così importante da fare riempire di parole la bocca di questi amministratori per tre anni, pensiamo sia limitativo per una città come la nostra, per cui, come da noi proposto più volte, un concorso di idee portato avanti con il contributo di esperti e giovani professionisti, avrebbe di certo fornito un maggiore contributo di idee e non avrebbe determinato sette mesi di ritardo sulla tabella di marcia per la consegna dei lavori. Contestiamo anche la fonte di finanziamento che Giuffrida e il sindaco avrebbero dovuto procurare dal presidente della Regione anziché utilizzare 4 milioni di euro destinati alla metropolitana di superficie, finanziata dal governo nazionale”.

Le altre opere rimaste lettera morta, secondo i firmatari della mozione,  nonostante gli annunci, sono: il parcheggio multipiano a Ragusa Ibla; il teatro della Concordia, le opere di urbanizzazione nelle contrade, il prolungamento di via Roma, la bitumazione delle strade e molto altro.

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