L’inchiesta – ancora nella fase preliminare – ipotizza reati contro la pubblica amministrazione, con possibili episodi di falsi rimborsi, prescrizioni alterate e gare pilotate. Le condotte sotto esame, infatti, sarebbero state commesse in un triangolo sanitario che coinvolge Siracusa, Catania e Ragusa. Il riserbo degli investigatori è massimo, ma si parla di un’indagine che potrebbe scoperchiare un sistema radicato, in cui la salute dei cittadini rischia di diventare terreno di profitto illecito.

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