Ragusa, debutta “Bayt”: il teatro diventa voce per un popolo senza casa

Dopo il grande successo del convegno “Voci dalla Palestina”, che ha registrato due serate sold-out alla Maison GoDoT, la Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa torna a ribadire la propria vocazione culturale e civile con “Bayt – La casa negata”, nuovo appuntamento della 20ª edizione di Palchi Diversi. Lo spettacolo andrà in scena il 5, 6, 7, 8 e 12, 13, 14 dicembre, con diversi orari di rappresentazione per accogliere il pubblico sempre più numeroso che segue le attività della compagnia.

Il titolo racchiude l’essenza profonda dell’opera: “Bayt”, in arabo e in ebraico, significa sia casa sia versi. Due significati che diventano un’unica chiave poetica nella messinscena ideata e adattata da Federica Bisegna, con la regia e scenografia di Vittorio Bonaccorso, per raccontare la storia di una terra attraversata da ferite e resistenze, e di un popolo a cui è stato negato il diritto di appartenere a una casa, reale e simbolica.

Attraverso i testi di scrittori e poeti palestinesi, lo spettacolo mette al centro la voce di chi è stato privato della propria identità, trasformando il palco in uno spazio di ascolto, consapevolezza e memoria. Oltre a Bisegna e Bonaccorso, sul palco un cast numeroso: Rossella Colucci, Benedetta D’Amato, Alessandra Lelii, Lorenzo Pluchino, insieme ai giovani interpreti Marco Cappuzzello, Ginevra Cilia, Leonardo Cilia, Emili Mankolli, Ervjola Jaupi e Maria Flavia Pitarresi, con la collaborazione di Mattia Zecchin. Special guest, con un cameo, Tiziana Bellassai. I costumi sono firmati da Federica Bisegna.

Lo spettacolo nasce nel solco del convegno “Voci dalla Palestina”, organizzato con la partecipazione della docente di Letteratura Araba Alba Rosa Suriano dell’Università di Catania, della docente Daniela Potenza dell’Università di Messina e del critico Danilo Amione, che ha guidato il pubblico nella visione del capolavoro di Elia Suleiman Intervento divino. L’iniziativa ha aperto un dibattito intenso, sottolineando il ruolo della cultura come strumento di resistenza e racconto.

«Abbiamo voluto realizzare questo spettacolo – spiegano Bisegna e Bonaccorso – per dare voce, nel nostro piccolo, a un popolo martoriato dalla ferocia di chi usa il potere per sottomettere e distruggere. La cultura è la casa profonda di ogni popolo: divulgarla significa superare confini e abbattere muri».
Una riflessione che diventa ancora più urgente alla luce del recente episodio che ha coinvolto il Teatro Hakawati di Gerusalemme Est, dove un intervento delle forze israeliane ha interrotto uno spettacolo per bambini, costringendo il pubblico a lasciare la sala in pochi minuti. «È un atto – continuano – che si inserisce in una strategia di attacchi alle istituzioni culturali palestinesi, volta a silenziare voci e identità».

La 20ª edizione di Palchi Diversi è patrocinata dall’Assemblea Regionale Siciliana, dal Comune di Ragusa e da Enjoy Barocco.
Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare i numeri indicati dalla compagnia, scrivere a info@compagniagodot.it o utilizzare i canali di prevendita online sul sito ufficiale. Attive le convenzioni con Carta del Docente, Carta della Cultura, Carta del Merito e con gli studenti dell’Università di Catania.

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