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Ragusa cuore pulsante della “Staffetta partigiana”: da qui l’appello per un’Europa più giusta
18 Giu 2025 12:50
Un’Europa più giusta, democratica e solidale. È questo il cuore pulsante della “Staffetta partigiana per un’altra Europa”, l’iniziativa lanciata dall’ANPI nazionale dal 12 al 28 giugno, che toccherà undici città italiane, da Ventotene a Trieste, passando per luoghi simbolici come Predappio, Milano, Pontremoli – e Ragusa, unica tappa in Sicilia.
Una scelta, quella della città iblea, che non è casuale ma profondamente simbolica e politica. “Ragusa è un luogo di dialogo, di impegno civile e partecipazione – spiega Gianni Battaglia, presidente provinciale ANPI – e per questo l’abbiamo voluta nel percorso della staffetta. La città si conferma un laboratorio di idee e di speranza per costruire un’Europa più vicina ai valori della Resistenza: libertà, uguaglianza, pace e giustizia sociale.”
Un Sud protagonista del cambiamento
L’appello lanciato da ANPI è chiaro: bisogna rimettere al centro l’Europa dei popoli, non dei mercati. Una visione che affonda le sue radici nel Manifesto di Ventotene, oggi tradito da un’Unione Europea incapace di affrontare con coerenza i grandi temi del nostro tempo: guerre, disuguaglianze, precarietà, emergenze climatiche e crisi sociale.
“Serve un’Europa diversa – aggiunge Battaglia – capace di parlare ai giovani, ai lavoratori, ai migranti, alle donne. Un’Europa che ripudia la guerra e investe nella pace, nella scuola, nella sanità e nei diritti civili.”
Contro il riarmo e l’indifferenza
Nel mirino dell’ANPI, anche il clima di riarmo e bellicismo che attraversa il continente, dalla gestione dei conflitti in Ucraina al disastro umanitario in Medio Oriente. “Serve un ritorno alla diplomazia, alla politica estera comune, al coraggio del dialogo – ribadiscono da ANPI – altrimenti sarà l’Europa intera a perdere la propria anima.”
La staffetta non è solo un evento commemorativo: è una chiamata all’azione collettiva, un cammino di testimonianze, incontri, assemblee e riflessioni, che parte dai territori per costruire una nuova proposta da portare alle istituzioni. Nessun compromesso anche sul fronte dei diritti: basta discriminazioni, razzismo, autoritarismi, l’Europa – secondo ANPI – deve essere accogliente, inclusiva e profondamente umana.
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