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Diocesi di Ragusa, 75 anni di storia: tra annullo filatelico e pontificale solenne
05 Mag 2025 12:43
Il 6 maggio 1950 nasceva ufficialmente la Diocesi di Ragusa, istituita da Papa Pio XII con la bolla pontificia Ad dominicum gregem. Settantacinque anni dopo, quella data segna non solo un anniversario, ma una tappa viva e pulsante nella storia ecclesiale del territorio ibleo. Per celebrare questo traguardo, la Diocesi ha promosso un Giubileo speciale, voluto dal vescovo monsignor Giuseppe La Placa, che si intreccia con l’Anno Giubilare della Chiesa universale indetto da Papa Francesco.
La celebrazione ufficiale si terrà martedì 6 maggio alle ore 19 nella Cattedrale di Ragusa, con un solenne pontificale presieduto dal Vescovo e concelebrato dal clero diocesano, con la partecipazione di autorità civili, militari e dell’intera comunità. Un momento di raccoglimento e festa, per rinnovare il cammino di una Chiesa che non ha mai smesso di abitare il presente con fede e carità.
A rendere ancora più simbolica la ricorrenza, anche la realizzazione di un annullo filatelico speciale e di una cartolina celebrativa, in collaborazione con Poste Italiane. L’annullo riproduce il logo del Giubileo Diocesano, mentre la cartolina riporta una riproduzione della bolla originale del 1950. Due strumenti concreti e duraturi per fissare nella memoria collettiva il radicamento della Chiesa ragusana nel tessuto culturale e sociale del territorio. Il timbro sarà disponibile dal 6 maggio per 60 giorni presso lo sportello filatelico dell’ufficio postale di piazza Matteotti, e il 6 maggio, dalle 18 alle 22, anche presso lo stand allestito sul sagrato della Cattedrale.
Fondata nel secondo dopoguerra, la Diocesi di Ragusa ha saputo attraversare le trasformazioni storiche senza perdere la bussola della missione evangelica. Da monsignor Ettore Baranzini a monsignor Francesco Pennisi, fino alla guida attuale di monsignor La Placa, la comunità ecclesiale ha mantenuto saldo l’impegno per la promozione umana, la carità concreta, il dialogo e la costruzione di una cittadinanza fondata sul bene comune.
Tra le iniziative già avviate, la mostra “La Chiesa ragusana e i suoi Vescovi” e altre tappe che accompagneranno l’intero anno giubilare, in un intreccio tra memoria, gratitudine e visione.
“Il Giubileo – spiegano dalla Curia – non è solo un ritorno al passato, ma un ponte verso il futuro: è l’occasione per riscoprire i segni di santità nella nostra giovane storia e rilanciare la vocazione a essere Chiesa in uscita, vicina alla gente, fedele al Vangelo.”
Settantacinque anni dopo, il sogno di una Diocesi autonoma – a lungo desiderata dal clero e dai fedeli locali – si mostra più vivo che mai. Perché se tanto è cambiato, una cosa è rimasta immutata: la fede di un popolo che, radicato nella propria terra, continua a camminare con lo sguardo rivolto al cielo.

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