Quei poveri animali di Calaforno, salvati da due giovani. Alcuni sono morti, ma altri ce la faranno

“Saremo pure incoscienti e stupidi ma noi almeno abbiamo fatto il possibile per salvarli mettendo a serio rischio la nostra vita. Purtroppo non abbiamo potuto fare tanto perché le gabbie e i cancelli erano tutti chiusi con i lucchetti e nessuno ha pensato di aprirli prima di scappare e lasciare i poveri animali al proprio destino. Quello che ho vissuto oggi credo che non lo dimenticherò mai e spero con tutto il cuore di aver aiutato qualcuno di loro a salvarsi”.

A parlare sui social è Santi Galofaro che, insieme all’amico Francesco Castellino, sono gli autori di una serie di video diventati virali sui social.

I due amici sono stati gli unici che, a dispetto del pericolo, sono ritornati all’interno del parco di Calaforno una volta evacuato dal personale. Il video di Santi è straziante. Purtroppo, alcune gabbie erano chiuse con il lucchetto e quindi non è stato possibile aprirle e liberare gli animali. Altri, sono stati salvati. E’ stata una tragedia nella tragedia quella degli animali di Calaforno. All’interno dell’area attrezzata, infatti, il parco offre la possibilità di vedere alcuni animali: capre, asini, volatili, tartarughe. Ieri, nella foga dell’incendio, evidentemente chi di competenza non ha pensato alla fine che avrebbero fatto gli animali.

Per fortuna, due giovani hanno deciso di rischiare e di provare a salvarli. Ed è sempre Santi ad informarci che la maggior parte di loro stanno bene:
“Quello che tutti speravamo, il miracolo che tutti ci aspettavamo è avvenuto.
La maggior parte degli animali sono salvi. Gli asini si sono salvati andando nel terreno accanto dove abbiamo aperto una parte di recinzione, le caprette, le papere, le tartarughe, i porcellini d’india tutti vivi. Purtroppo sono morti tutti i volatili chiusi dentro la voliera e una pecora con i 2 agnellini che erano dentro la stalla e che purtroppo non ho visto quando l’ho aperta. Gli asini hanno bisogno urgentemente di cure quindi se qualche dottore o qualche volontario può fare qualcosa si faccia avanti”.

Un paio di asini, infatti, hanno riportato delle ustioni, ma sono vivi. Se qualche medico veterinario vuole prestare soccorso, questo è il momento della generosità.


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