QUALE SORTE PER LA SANITÀ IBLEA?

Oggi pomeriggio l’on. Orazio Ragusa ha presentato all’assessore alla sanità Russo, una serie di rivendicazioni a favore della sanità iblea chiedendogli conto e ragione dei tagli operati in provincia di Ragusa. Questo incontro è stato chiesto dallo stesso assessore Russo con il gruppo UDC all’ARS, prima della votazione in aula sulla possibile sfiducia.

“Nel reparto di chirurgia dell’ospedale Maggiore di Modica, su un totale di dodici unità, solo cinque sono in servizio. – così denuncia l’On. Ragusa- E’ solo uno dei tenti esempi negativi che, purtroppo, sono costretto a segnalare. – continua- Pochi gli infermieri nei reparti, turni massacranti, carenza di medicinali, di flebo, garze e cotone e un personale ausiliario ridotto ai minimi termini.” Questo è il risultato dei tagli indiscriminati che hanno colpito la sanità iblea. “Mi aspetto che Russo possa spiegare i motivi per cui la sanità iblea, definita da molti virtuosa, debba sopportare questi pesantissimi tagli, mentre continuano sprechi nella sanità che opera nel versante occidentale della Sicilia. Inoltre all’assessore chiederemo il perché si continua a depotenziare gli ospedali di Scicli e Comiso, costringendo gli altri ospedali iblei a far fronte a bisogni sempre crescenti, causati proprio dal depotenziamento dei piccoli ospedali”.

Queste le domande che verranno sottoposte all’assessore Russo:

1)   La sostituzione degli infermieri pensionati;

2)   Un incremento del personale medico e infermieristico;

3)   L’assunzione di 20 ausiliari tra Scicli e Modica;

4)   La copertura dei posti di pneumologia nei distretti di Modica e Vittoria;

5)   La revisione della dotazione organica, relativamente all’area medica, a Modica (per garantire la Guardia interdivisionale).

6)   Il mantenimento e potenziamento degli ospedali di Scicli e Comiso;

7)   Un cardiologo a tempo pieno a Scicli;

8)   Il funzionamento del laboratorio analisi e della radiologia, a Scicli e Comiso per 12 ore, con adeguamento organici e mantenimento del primariato fino a ricollocazione;

9)   L’attivazione della lungodegenza a Scicli con almeno 3 medici e 10 infermieri;

10) L’attivazione della riabilitazione (3 medici, 10 infermieri, 8 oss, 6 fisioterapisti);

11) L’accelerazione dell’intesa con l’Oasi di Troina;

12) La scorporazione dal bilancio aziendale di 4,5 milioni di euro per i precari e relativo carico sul bilancio della Regione.

Inoltre solo dopo aver ascoltato le risposte dell’assessore si deciderà come votare sulla possibile sfiducia. 

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