È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
QUALE FUTURO?
28 Feb 2013 06:12
“Passata è la tempesta …” queste elezioni politiche sono state una vera miniera inesauribile di sorprese … (per noi iblei c’è stata in più la sorpresa dell’elezione di Giovanni Mauro la cui candidatura campana era sconosciuta ai più …).
Come in ogni competizione c’è chi festeggia la vittoria (in verità solo M5S) e chi si rammarica della sconfitta (tutti gli altri) ed in effetti per tutti gli altri c’è poco di che discutere, il confronto tra i voti ottenuti nel 2008 e quelli ottenuti adesso è assolutamente impietoso; in termini percentuali nell’ordine l’UDC ha avuto il 70,33% dei voti in meno (di fatto è stata cannibalizzata dalla Lista Monti), la Lega il 54,04% in meno, il PDL il 46,20% in meno e il PD il 28,55 in meno. Anche volendo sfrondare il dato dalla percentuale di votanti inferiore rispetto alla scorsa tornata elettorale (il 6,63% di votanti in meno) il dato della emorragia di voti che hanno registrato i partiti tradizionali è abbastanza impressionante e va dal -63,7% dell’UDC al -47,41% della Lega, al -39,57% del PDL al -21,92% del PD: M5S ringrazia!
E cito solo il M5S perché la Lista Monti in realtà con l’8,3% si è limitata alla cannibalizzazione di UDC e FLI ridotti rispettivamente all’1,8% e allo 0,5%.
Tranne che il PDL non si attendesse l’azzeramento totale, festeggiare ringalluzziti il risultato elettorale avendo perso 6 milioni e 300 mila voti (ribadisco -46,20%)mi sembra abbastanza grottesco.
Ma ora alla luce di questi risultati quale futuro si prospetta?
Questa incredibile legge elettorale realizza al Senato una situazione di stallo che rende impossibile la stabilità del governo.
Nessuna maggioranza è possibile, e allora che fare?
Bersani nella conferenza stampa ha chiaramente detto che esclude l’alleanza con il PDL, e che si farà carico della responsabilità che deriva dall’avere la maggioranza alla Camera assumendo l’onere di varare un governo “di minoranza” al Senato che di volta in volta presenta i provvedimenti “a chi ci stà” … insomma una esportazione del “modello Crocetta” a livello nazionale!
C’è da dire che il governo nazionale è molto più “sotto i riflettori” di un esecutivo regionale e una ipotesi come questa non riscontrando il desiderio di stabilità politica che rassicura i mercati ci esporrà alle tentazioni speculative di una finanza oramai senza controlli.
Peraltro non esistono altre vie! Un governo di unità nazionale è poco ipotizzabile e soprattutto esporrebbe il PD all’accusa di “inciucio” con ulteriore perdita di consensi.
La cosa assolutamente più evidente che risalta dopo queste elezioni è che gli elettori Italiani non hanno premiato le “scelte responsabili”: sia Monti sia il PD sono stati penalizzati dall’essersi fatti carico dell’esigenza di stabilità e di risanamento economico dell’Italia e invece sono stati premiati coloro che prospettavano il “sogno” della fine dei sacrifici.
Perché il PD dovrebbe nuovamente porsi come forza di equilibrio e di responsabilità se averlo fatto per un anno ha significato “bruciarsi” una vittoria che un anno fa era praticamente sicura?
Tanto vale rilanciare alzando il tiro e sottoponendo al Parlamento i provvedimenti più qualificanti del programma: Legge elettorale, anticorruzione, cittadinanza, falso in bilancio, riduzione dei costi della politica, nuovo welfare, incentivi alla stabilizzazione del lavoro, liberalizzazioni, etc.
Chi non ci sta si assuma la responsabilità della crisi e di nuove elezioni!
E’ finita la pacchia della campagna elettorale in cui essendo sicuri di non vincere e di non avere responsabilità di governo si è promesso di tutto e di più!
E’ giunto il momento di assumersi davanti al Paese la responsabilità di dire si o no alle proposte di legge … o di fare controproposte realizzabili e con tanto di copertura finanziaria!
Caro Presidente Napolitano, grazie per l’ultima fatica del tuo settennato, sappiamo che ancora una volta darai il tuo contributo di saggezza e di rigore istituzionale, e confidiamo nella tua capacità di orientamento vigorosa e nella tua saggezza.
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