Pronto soccorso attese lunghe. Chiesto l’intervento della conferenza dei sindaci e c’è chi voleva chiamare i Carabinieri

Anche all’ospedale nuovo di Ragusa le attese del Pronto Soccorso sono molto lunghe. A volte lunghissime. Forse anche più delle attese che si verificavano nel vecchio ospedale Civile. E così l’enorme sala d’attesa del nuovo ospedale di Ragusa diventa la sala d’attesa in cui familiari e degenti restano per ore in attesa. Fino a qualche settimana fa la disposizione delle sedie non era tra le più felici. Erano tutte una dinnanzi all’altra e anche semplicemente parlare tra familiari significava far ascoltare a tutti.

Adesso hanno migliorato la sistemazione delle sedie messe in fila, un po’ come fosse un cinema. Meglio così almeno non ci si fa i fatti degli altri. Ma il vero problema sono le ore d’attesa. Molto lunghe. E non è colpa del personale in servizio che anzi si sbraccia il più possibile e con gentilezza cerca di assistere i pazienti. Il vero problema è la carenza di personale.

In Italia mancano complessivamente 2000 medici di pronto soccorso e anche Ragusa non è indenne rispetto a questa carenza. Inoltre nel nuovo ospedale i posti letto di medicina, che erano anche un po’ un tampone del vecchio ospedale, sono minori rispetto al passato e dunque nonostante abbiamo un ospedale enorme, abbiamo posti di ricovero non elevati e dunque si resta in attesa in barella o su sedie a rotelle.

Un paio di domeniche fa si è avuto anche un momento critico con tante persone in attesa. Qualcuno dei presenti si è spazientito e ha minacciato di chiamare i Carabinieri. Va anche detto che da parte degli utenti c’è una sorta di “corsa” al pronto soccorso, utilizzati anche per patologie lievi o perché consigliati da qualche medico curante. E questo ingolfa e rende problematici gli accessi.

E su quella che sembra essere una vera e propria emergenza, oggi è intervenuto il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna che ha chiesto la convocazione della conferenza dei sindaci per affrontare il problema che riguarda i pronto soccorso di tutti gli ospedali iblei, non solo Ragusa.

Di seguito la nota inviata dal sindaco Ammatuna al Presidente della Conferenza dei Sindaci della Provincia di Ragusa Avv. Giuseppe Cassì – Sindaco di Ragusa: “ I lunghi tempi di attesa nei tre Pronto Soccorso della provincia non possono non preoccupare, perché il servizio di emergenza-urgenza è il pilastro fondamentale della sanità. La grave situazione è determinata non solo dalle carenze di personale sanitario ma anche, se non soprattutto, dalla scarsa disponibilità di posti letto per acuti nelle Unità Operative dei nosocomi iblei.

     Tale situazione, in questo periodo, si è ancora di più aggravata a causa della sindrome influenzale che ha colpito buona parte della popolazione della provincia. L’indice ottimale nazionale, la media di posti letto/abitante nelle Unità Operative, è individuato nel 3 per mille, quello siciliano è del 2,7/2,8 per mille, mentre quello provinciale arriva appena al 2,2 per mille.

Il Commissario Straordinario dell’Asp di Ragusa si è già impegnato con una direttiva per cercare di alleviare le difficoltà esistenti, ma il suo meritorio intervento non può essere sufficiente per arrivare alla risoluzione del problema. E’ importante, quindi,  che la Conferenza dei Sindaci della provincia di Ragusa intervenga nei confronti dell’Assessore regionale alla Sanità per sollecitare l’aumento della dotazione di posti letto nelle Unità Operative per acuti della provincia”.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it