PROGETTO “OPENSUN”

Ieri mattina, il Palazzo San Domenico, alla presenza dei soggetti promotori – l’azienda Sudplus, Legambiente, l’Associazione per il Software libero Ragusa – di Giovanni Marotta docente dell’Istituto tecnico commerciale “Archimede”, dell’assessore all’Ambiente Giovanni Spadaro e del sindaco Antonello Buscema, si è svolta la conferenza stampa per presentare il progetto “Opensun”, che si prefigge l’obiettivo di recuperare e reimpiegare i computer obsoleti per una pubblica utilità, coniugando riuso, risparmio e rispetto dell’ambiente. Si tratta di un progetto pilota, basato sulla collaborazione tra enti pubblici, scuole, imprese e associazioni, che propone una soluzione al problema dei RAEE, i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche come: computer, stampanti, monitor, telefonini, guasti, inutilizzati o obsoleti che sono destinati in qualche caso allo smaltimento e più spesso all’abbandono in discarica. “Ogni anno in Italia, secondo recenti stime si producono circa 800 mila tonnellate di RAEE. Soltanto 260 tonnellate (di cui 15 mila in Sicilia) sono raccolte negli appositi centri e smaltite correttamente. – ha affermato Giorgio Cavallo, presidente del circolo Melograno di Legambiente – Il resto finisce in discarica con gravi danni per l’ambiente e per la nostra salute. Nei RAEE, infatti, si trovano sostanze nocive come cluorofluorocarburi (tra i principali responsabili del buco nell’ozono), piombo, cadmio, mercurio, cromo, policlorobifenili, tutti inquinanti e ritenuti cancerogeni. Inoltre, la continua domanda di nuove apparecchiature in sostituzione di quelle obsolete stimola la produzione e fa aumentare le emissioni di anidride carbonica”. Il presidente di Sudplus Spadaro ha spigato che Opensun si propone, da un lato, di informare i cittadini sul rischio legato alla sovrapproduzione di computer e all’errato smaltimento dei RAEE, promuovendo comportamenti ecosostenibili; dall’altro intende raccogliere e recuperare alla pubblica fruizione computer e componenti informatiche ancora funzionanti, benché obsolete, con l’installazione di sistemi operativi e software open source (Linux). I computer così recuperati saranno utilizzati per allestire aule multimediali pubbliche in scuole e uffici (Ufficio del Sindaco, Ufficio turistico, Biblioteca comunale, Palazzo della Cultura, ecc.). Nei prossimi giorni, nell’Istituto tecnico “Archimede”, sarà allestita una prima aula multimediale  con 50 computer depositati nei magazzini della scuola che verranno recuperati e riutilizzati. Inoltre il progetto ha anche una valenza didattica perché consente di arricchire la formazione degli studenti con competenze informatiche specifiche su Linux e i software non commerciali. “L’utilizzo di sistemi operativi e software open source – gratuiti, “leggeri” e in grado di riportare all’efficienza computer di oltre dieci anni fa, – spiega il presidente di So.li.ra Mario Di Raimondo – Consente di allungare il ciclo di vita dei pc, ottenere un risparmio sui costi delle licenze ed evitare l’acquisto di nuove apparecchiature informatiche”. Poi lo stesso Di Raimondo ha mostrato il funzionamento di un’infrastruttura (server) con terminali remoti, utilizzando computer ormai inadatti, per limiti di memoria, a lavorare con software commerciali. Per il sindaco Buscema si tratta di un progetto interessante, a costo zero per il Comune, che crea servizi per la collettività. “Valuteremo l’ipotesi – ha affermato il primo cittadino – di una migrazione dell’Ente verso l’open source, qualora ciò possa determinare effettivamente un risparmio per il Comune. Nell’immediato, con questo progetto farò installare alcuni computer rivitalizzati e collegati in rete nella sala d’attesa del mio ufficio, come servizio per i cittadini”. “Altri “punti informatici” sorgeranno a breve- spiega l’assessore all’Ambiente Spadaro- Sono in contatto con alcune parrocchie che sono interessate ad allestire aule multimediali negli oratori e negli spazi dedicati al sociale”. Per il momento il progetto è attivo nell’area modicana e si rivolge ai cittadini che vogliono liberarsi di un vecchio computer, una stampante, ecc. senza costi di smaltimento. Per partecipare, basta collegarsi al sito http://www.sudplus.it/index.php/chi-siamo/opensun.html e compilare il form di adesione. Il materiale informatico sarà ritirato a domicilio man mano che si allestiranno le aule multimediali.

 

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