PRESUNTO ESTORSORE VITTORIESE AI DOMICILIARI

I carabinieri del Nucleo Investigativo coordinati dal capitano Carmine Gesualdo stanno lavorando per assicurare alla giustizia anche il secondo presunto estorsore che verso la fine del mese di giugno, insieme a Giovanni Paternò, 45 anni, vittoriese, già raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in casa, avrebbe chiesto il pizzo a numerosi operatori del mercato ortofrutticolo di Vittoria.

La somma richiesta era pari a 500 per box. Il denaro a titolo di tangente veniva richiesto in nome e per conto della “famiglia” di Vittoria “Dominante-Marmarari”. Nessuno però ha pagato anche perchè conoscevano Paternò per avere lavorato saltuariamente al mercato ortofrutticolo.

Cinque dei commercianti hanno confermato di avere ricevuto di Paternò, riconoscendolo anche fotograficamente mentre hanno solo descritto l’uomo che lo accompagnava. In conseguenza degli elementi raccolti dai carabinieri il procuratore capo della Repubblica di Ragusa, Carmelo Petralia, inoltrava richiesta di ordinanza di custodia cautelare al Gip del Tribunale di Ragusa, Giovanni Giampiccolo, il quale disponeva gli arresti domiciliari.

Il provvedimento è stato eseguito alle ore cinque di martedì mattina. All’uomo vengono contestati 4 tentativi di estorsione. Per il quinto il giudice delle indagini preliminari non ha ritenuto esserci la prova della minaccia. Paternò, difeso dall’avvocato Maurizio Catalano, sarà interrogato in Tribunale a Ragusa a fine mese. (sm)

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