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Presentato il progetto Ragusa Rurban agli Stati Generali dell’Economia. Ma gli assessori regionali non sono venuti
13 Dic 2024 17:03
Antropizzare la campagna e unirla al tessuto urbano, senza naturalmente stravolgimenti di natura edilizia. E’ il progetto “Ragusa Rurban City” che è stato presentato stamani nella seconda edizione degli “Stati Generali dell’Economia di Ragusa”, evento voluto dal Comune di Ragusa e che ha riunito esperti, rappresentanti delle associazioni di categoria e sindacati, per discutere il futuro economico della provincia. Le risultanze, che avremo il piacere di vedere in tv su Videomediterraneo, Video Regione e Teleiblea perché il Comune, evidentemente, non crede nella diffusione digitale (tanto da aver previsto la diretta su un canale youtube e facebook di un profilo personale), sono complesse e difficili da valutare posto che, oltre alle parole, servono i fatti.
Il focus principale della giornata è stato il progetto “Ragusa Rurban City”, che propone il concetto di “rurbanizzazione”, un nuovo modello di sviluppo che integra l’ambiente urbano con quello rurale. Questo approccio mira a valorizzare le potenzialità del territorio, promuovendo l’innovazione in entrambi gli ambiti.
Il rapporto presentato esplora come Ragusa possa diventare un laboratorio di sperimentazione di questo paradigma, sfruttando le caratteristiche del territorio per sviluppare processi economici che uniscano città e campagna.
Il progetto Ragusa Rurban City offre una visione innovativa per il futuro del territorio, basata sul concetto di rurbanizzazione. Questa idea punta a superare la tradizionale separazione tra città e campagna, proponendo un modello di sviluppo integrato che valorizzi la continuità tra ambiente urbano e rurale. Ragusa, con il suo paesaggio unico e il forte legame tra città e campagna, si presta a diventare un laboratorio ideale per questa sperimentazione.
Negli ultimi anni, il territorio ragusano ha dimostrato una grande capacità di resilienza di fronte a sfide globali come la pandemia, la crisi energetica e i cambiamenti climatici. Tuttavia, permangono alcune criticità, come le lacune infrastrutturali, il consumo di suolo e l’invecchiamento della popolazione. Questi aspetti, se non affrontati, rischiano di compromettere le potenzialità del territorio. Il progetto Rurban City punta proprio a trasformare questi limiti in opportunità, facendo leva sulle caratteristiche distintive di Ragusa per sviluppare un modello sostenibile e replicabile.
La rurbanizzazione proposta mira a integrare pienamente le risorse rurali e urbane, mantenendo la campagna vissuta e produttiva, e rendendo la città un polo di innovazione e servizi. Questa visione include il miglioramento delle infrastrutture, il potenziamento dei servizi pubblici e digitali, e la promozione di pratiche produttive rispettose dell’ambiente. In parallelo, si punta a rilanciare l’economia locale attraverso il turismo, l’agroalimentare e l’artigianato, settori che già rappresentano eccellenze riconosciute a livello internazionale.
Uno degli obiettivi chiave del progetto è rendere Ragusa una destinazione attrattiva non solo per i visitatori, ma anche per nuovi residenti e investitori. Grazie al “Rurban Hospitality System”, si prevede di creare un’offerta turistica integrata, valorizzando le strutture ricettive rurali, i prodotti tipici e i percorsi naturalistici e culturali. In parallelo, il marketing territoriale giocherà un ruolo centrale per posizionare Ragusa come modello di rurbanizzazione nel bacino euromediterraneo.
Un altro aspetto cruciale del progetto è la governance partecipativa. Per realizzare una trasformazione così ambiziosa, è fondamentale il coinvolgimento di tutti gli attori locali, dalle istituzioni pubbliche alle imprese, dalle associazioni di categoria ai cittadini. Solo attraverso una gestione condivisa e coordinata sarà possibile attuare le strategie di sviluppo e accedere in modo efficace alle risorse offerte dai programmi regionali, nazionali ed europei.
Non mancano le sfide. Il consumo di suolo è una delle criticità più urgenti, con un’espansione urbana che rischia di compromettere il delicato equilibrio tra spazi naturali e artificiali. Inoltre, l’invecchiamento demografico e la bassa natalità richiedono politiche mirate per sostenere le giovani famiglie e migliorare la qualità della vita per le generazioni future.
In mattinata buona partecipazione di pubblico agli Stati Generali dell’Economia di Ragusa ma dopo il buffet riservato alle autorità, il pomeriggio ha visto invece una riduzione sensibile di pubblico. Assenti, ma collegati in videoconferenza, gli assessori regionali la cui presenza era stata annunciata. Ma i loro interventi sono stati breve e non certo fondamentali proprio per la modalità di coinvolgimento.

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