Pozzallo, via al restyling del lungomare: 500mila euro per la nuova Rinascita di Raganzino

E’ il quarto intervento in ordine di tempo nell’attesa che ne arrivi un quinto. Quattro i finanziamenti per la rivisitazione del lungomare Raganzino con altrettanti interventi di cui tre già realizzati ed il prossimo pronto a partire dopo l’approvazione, nei giorni scorsi, del progetto in consiglio comunale anche da parte delle forze di opposizione alla giunta Ammatuna. Soldi, per mezzo milione di euro, che, in mancanza dell’approvazione del progetto, potevano andare perduti. Con il rischio, chiaro e netto, di un intervento della Corte dei Conti qualora le somme non si fossero spese. Alla fine questa “spada di Damocle” ha preso sempre più forma portando a  chiudere il cerchio e ad approvare il progetto. La fase successiva sarà la gara di appalto. Soldi finanziati dalla Regione Sicilia con una legge del gennaio scorso che permetteranno di rifare l’immagine urbanistica della parte ovest della città di Pozzallo.

Cosa prevede il progetto fresco di approvazione.

In programma ci sono il rifacimento delle aiuole, la sostituzione della pavimentazione, l’installazione di nuovi sedili, la posa di un impianto elettrico con un programma di illuminazione artistica che permetterà di creare grandi giochi, fra spruzzi e ritorni di acqua, volti a  rendere più fascinosa la passeggiata. Il progetto, snello nella sua semplicità ed elegante nella previsione di utilizzo dei materiali, mette in correlazione la parte ovest della cittadina pozzallese, quella in cui ricadono il porticciolo turistico e quello commerciale oltre che il grande edificio che ospita la Capitaneria di porto, con quella est di Pietrenere che è stata oggetto di interventi migliorativi e di restyling. Per il sindaco Roberto Ammatuna è un intervento che và a chiudere un cerchio che lo stesso ha cominciato a disegnare nella sua prima legislatura. Ora è già al lavoro per cercare i fondi per il quarto e conclusivo intervento sul lungomare Raganzino. Stavolta potrebbero arrivare, ed è quasi una certezza, dalla Comunità europea.

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