Pozzallo base di un traffico di droga verso Malta

Pozzallo, base di un traffico di droga verso Malta. Sono questi i primi esiti di un’indagine effettuata dalla Guardia di finanza di Catanzaro fatta in Calabria, Sicilia, Puglia, Emilia Romagna, Lombardia e Piemonte, in altrettanti complessi aziendali, società, fabbricati, automezzi e rapporti bancari e finanziari.

Sono 93 gli indagati, di cui 57 agli arresti, nell’ambito dell’operazione “Crypto” che ha consentito alle Fiamme Gialle di di smantellare un’organizzazione dedita al traffico di droga su scala internazionale.

Le indagini patrimoniali, delegate dalla Dda di Reggio Calabria al Nucleo PEF/G.I.C.O. di Catanzaro e allo SCICO di Roma, hanno consentito, l’emissione di un sequestro preventivo d’urgenza di beni. Attraverso complesse indaginii economico-patrimoniali, gli inquirenti hanno passato ai raggi X la situazione patrimoniale di ciascun indagato, verificando la sproporzione tra i redditi dichiarati e i beni intestati.

Da qui il sequestro d’urgenza dei beni non giustificati volto a impedirne l’occultamento o l’alienazione. Tra i gruppi criminali destinatari dei carichi di droga, negli atti dell’inchiesta figurano diversi e autonomi gruppi delinquenziali: quello operante nelle zona di Amantea (CS) e Cosenza, riconducibile rispettivamenti a Francesco Suriano, esponente di spicco della ‘ndrina Gentile, e a Roberto Porcaro, reggente della ‘ndrina Lanzino”,quello radicato nel Torinese, facente capo a Vincenzo Raso;quello operante nella citta’ di Catania, riconducibile a Francesco Cambria, esponente di spicco del “Clan Cappello”. C’erano poi referentioperanti tra le citta’ di Siracusa, Benevento e Milano.

Tra gli acquirenti delle partite di narcotico, inoltre, sarebbero stati individuati esponenti di spicco della cosca Cappello di Catania. E’ indicativa, al riguardo, secondo le Fiamme Gialle catanzaresi e la Dda reggina, l’apertura di una rotta per far giungere la cocaina anche in territorio maltese. Piu’ nello specifico, nel febbraio 2018, Ivan Meo, elemento vicino al Clan catanese Cappello, e due complici non identificati, che facevano da “staffetta”, raggiunsero via mare, partendo da Pozzallo a Malta, dove avrebbero consegnato droga. Come provento della consegna, Meo riporto’ in Italia 50.850 euro. La somma, nel corso di una perquisizione veicolare, fu pero’ sequestrata dai finanzieri al ritorno dei corrieri a Pozzallo.

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