È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
POSSIBILE (GIUSEPPE CIVATI) SU NUOVO GOVERNO SICILIANO
03 Nov 2015 16:28
«La montagna Crocetta ha partorito il quarto topolino geneticamente modificato». Così Valentina Spata, rappresentante in Sicilia del movimento politico “Possibile” del deputato nazionale Giuseppe Civati, commenta il nuovo esecutivo regionale siciliano. «Il governatore e il Partito Democratico in Sicilia – continua Spata – ci costringono a essere spettatori di questo teatrino, trasformatosi in farsa, al quale quotidianamente siamo costretti ad assistere come pubblico, con annunci e smentite che sembrano finalizzati esclusivamente a tirare a campare il più in là possibile questo triste spettacolo totalmente improvvisato e con politicanti-attori non professionisti».
Sempre secondo la Spata «Le forze di maggioranza all’Ars che sono vicine al governatore Rosario Crocetta hanno perso il contatto con la realtà della Sicilia, restando attaccati alle poltrone del potere. Questo quarto governo non farà altro che non dare nuove soluzioni agli effetti di una crisi senza precedenti, che continua a mietere vittime sul terreno dell’economia e dell’occupazione. La povertà in Sicilia continua a crescere a dismisura, la Sanità è da quarto mondo, i comuni sono al collasso, i servizi dei cittadini sono in pericolo, l’istruzione è ai livelli più bassi del Paese, le strade e le autostrade crollano».
«Insomma – conclude Spata – quella di Crocetta è un’amministrazione regionale chiusa, che continua ad andare avanti con nomine e designazioni, come se la legislatura fosse al suo inizio e non già al suo triste epilogo. Sono comportamenti gattopardeschi, che contribuiscono solo a compromettere il futuro dei siciliani».
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