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Ponte di Cammarana, Aiello tuona: ‘Basta ricatti istituzionali. Ecco perché abbiamo detto no al solo pedonale’
09 Nov 2025 09:27
Il Sindaco di Vittoria, Francesco Aiello, rompe il silenzio sulla vicenda del Ponte di Cammarana, al centro di polemiche e attacchi da più fronti, e chiarisce con fermezza la posizione dell’Amministrazione comunale. Una decisione, quella della ricostruzione solo pedonale del ponte, che il primo cittadino definisce una scelta imposta che “somiglia molto a un ricatto istituzionale”.
“Da più parti arrivano attacchi sulla ricostruzione del ponte di Cammarana – dichiara Aiello – ma nessuno evidenzia un fatto essenziale: il ponte è stato trascinato via dalla piena del fiume e tale evento si è verificato a causa dell’accumulo di detriti e materiale vegetale drenato dagli argini non bonificati del fiume stesso. Non si capisce perché oggi debba diventare, improvvisamente, solo ed esclusivamente pedonale. È giusto che i cittadini sappiano come stanno le cose”.
Secondo il Sindaco, le somme messe a disposizione dalla Regione Siciliana e dal Libero Consorzio Comunale di Ragusa “non sono adeguate a realizzare un ponte carrabile. Ci è stato detto, in sostanza: ‘o vi accontentate così, oppure perdete i finanziamenti’. Ecco la verità. Una scelta imposta, che appare come un vero e proprio ricatto istituzionale”.
Aiello sottolinea come questa decisione rappresenti una limitazione grave per il territorio: “Noi non ci stiamo. Il benessere e lo sviluppo della nostra comunità non si barattano. Questo modo di agire, che taglia fuori Vittoria e Scoglitti, è inaccettabile. È un atteggiamento che appare voluto e calcolato, anche alla luce dell’imminente apertura di una struttura ricettiva e del campo di golf che avrebbe bisogno di un collegamento carrabile per garantire economia, turismo e occupazione, non solo su un fronte, ma su entrambi i territori”.
Il Sindaco richiama l’attenzione sul fatto che la vicenda riguarda anche il ponte sul fiume Ippari, da anni confine amministrativo tra Vittoria e Ragusa: “Fino a poco tempo fa il ponte consentiva il regolare attraversamento anche ai veicoli, garantendo collegamenti essenziali per i cittadini e per le attività economiche della zona. Dopo il crollo della struttura, abbiamo atteso con fiducia un progetto di ricostruzione adeguato, ma ci ritroviamo oggi un’unica autorizzazione per un piccolo ponte pedonale. Il paradosso è che per la ricostruzione del ponte sulla Santa Croce – Vittoria la soluzione si è prontamente trovata, per il ponte di Cammarana no. Una situazione che considero inaccettabile per una comunità che ha diritto alla piena mobilità e alla pari dignità territoriale. Ci sono gruppi di interesse che volutamente vogliono tagliare fuori Scoglitti dal territorio ragusano. Ci vogliono isolare”.
Aiello evidenzia inoltre una vicenda rimasta irrisolta da anni: “Il Comune di Ragusa e la Provincia devono spiegare meglio all’opinione pubblica come mai, a distanza di anni dal pericolo di frana del promontorio di Cammarana, nulla sia stato fatto. Nel 2009 l’allora Sindaco di Ragusa, oggi deputato all’ARS Nello Dipasquale, aveva ottenuto un finanziamento di 700 mila euro dal Ministero del Mare per un primo stralcio, affidando la progettazione e la messa in sicurezza sia a terra sia a mare. Dopo la conclusione del mandato di Dipasquale, dell’argomento non si è più parlato. Le amministrazioni che si sono succedute non si sono minimamente interessate alla questione”.
Il Sindaco ribadisce con fermezza: “Gli attacchi che arrivano in questi giorni sono strumentali e privi di fondamento. Qualcuno prova a distorcere la realtà per colpire chi difende soltanto il diritto di una comunità a non essere dimenticata. Ma io non indietreggio di un passo: continuerò a battermi con determinazione per restituire dignità, centralità e rispetto a questo territorio”.
Con parole dure verso le istituzioni regionali e provinciali, Aiello conclude: “Siamo stanchi di questo tira e molla, dei fondi annunciati e mai sufficienti, delle decisioni prese nei palazzi e non nelle sedi istituzionali, di concerto fra le parti interessate lì dove si assumono decisioni che hanno un’immediata influenza sull’economia e sulle dimensioni civili e sociali di interi territori. Consentire l’accesso in auto al Museo solo dalla parte ragusana è intollerabile. Le regole devono valere per tutti. Noi non siamo disposti a subire soprusi da parte di nessuno. Per questo difenderemo con forza e orgoglio la dignità del nostro territorio e della nostra comunità. La Sicilia vera non si piega ai compromessi: si rialza, lotta e pretende rispetto”.

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