Perchè a Modica non si riescono a smaltire i rifiuti? Dai debiti del Comune nei confronti della ditta al paventato accordo di queste ore. Facciamo un po’ di chiarezza

Che il problema dello smaltimento dei rifiuti, in particolare della frazione dell’indifferenziato, sia comune a tutte le città sud-orientali dell’Isola, è un fatto assodato. Com’è noto, la chiusura della discarica di Motta Sant’Anastasia ha provocato un serio problema che ha messo in difficoltà i comuni per moltissime settimane, costringendo le amministrazioni a trovare soluzioni tampone per evitare di essere sommersi dai rifiuti.

Naturalmente, Modica non ha fatto eccezione. A differenza però delle altre città, in cui queste soluzioni tampone hanno funzionato, pur con tutti i limiti del caso, nella città della contea le discariche abusive in tutti i quartieri della città, da quelli più periferici al centro storico, sono continuate a proliferare.

Cos’è accaduto, dunque, in questi 20 giorni? A spiegarlo è il segretario della CGIL, Salvatore Terranova.


La Camera del Lavoro di Modica, circa 10 addietro, e dopo ben quattro altri documenti, ha reso pubblico un comunicato stampa con cui ha chiesto alla Commissaria del Comune le ragioni per le quali Comuni vicinori conferivano l’indifferenziata in un Impianto di raccolta e smaltimento di rifiuti, ubicato nel territorio della Contea e il Comune di Modica era invece costretto a conferire in Campania, senza peraltro riuscire a liberare il territorio da questi ammassi di rifiuti riversati lungo le strade.

A questo punto ci si è chiesti se il problema poteva risiedere in alcuni debiti che il Comune potesse avere nei confronti dell’azienda che smaltisce i rifiuti.

Dopo un incontro, è stato possibile appurare che in effetti l’azienda aveva chiuso le porte al comune di Modica, rifiutandosi di fargli conferire l’immondizia, proprio perché vanta ad oggi un ingente credito.
Per tale ragioni la Camera del Lavoro ha insistito fortemente per essere audita dalla Commissaria, che ha convocato la Cgil lo scorso 8 settembre alle 15.30 per la questione della Igm e della SpM e alle ore 17.30 per i rifiuti abbandonati.



Durante l’incontro la Cgil ha sollecitato ancora una volta la Commissaria di fare un passo formale e solenne nei confronti della Ditta, aprendo subito un dialogo per verificare se essa, nonostante il pregresso vantato, era disponibile a venire incontro alla Città. La Commissaria, dopo un lungo confronto, ha chiesto al Segretario della Camera del Lavoro di verificare se la Ditta era disponibile ad un incontro il giorno successivo alle ore 10.00 presso la sede del Comune.
Nel riferire che la Ditta era disponibile, la Commissaria ha chiesto, davanti a tutti i presenti, al Segretario della Camera del Lavoro di presenziare all’incontro del giorno dopo con l’Azienda invitata.

Va dato atto alla Commissaria di essersi adoperata e spesa strenuamente per risolvere la crisi e all’azienda, che rispetto ad un iniziale e prolungato diniego, alla fine ha ritenuto suo dovere non voltare le spalle alla città. L’accordo sta per essere perfezionato in queste ore.

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