Peppe Lucifora: ancora troppi “forse” sulla morte dello chef

I RIS di Messina sono arrivati ieri poco prima delle 12 a casa di Peppe Lucifora, nel quartiere Dente, per effettuare ulteriori rilievi volti a chiarire chi ha ucciso il cuoco modicano.

Presente anche l’avvocato di famiglia, Ignazio Galfo.

 

Secondo le testimonianze raccolte fra i vicini di casa e gli amici, Peppe si sarebbe accompagnato, ultimamente, a un uomo molto muscoloso, prestante.

Inoltre, sarebbe stato visto in un negozio di elettrodomestici in compagnia, per acquistare una lavatrice. Scene di normalità, di vita quotidiana, che però oggi vengono scandagliate per cercare di dare un volto e un nome all’assassasino (o agli assassini) di Peppe.

Per il momento, però, l’unica cosa certa è che non esiste nessun indagato per la morte dello chef. Saranno questi ultimi esami del RIS a portare un po’ di chiarezza? Altra cosa accertata è che il cellulare di Peppe non è mai stato ritrovato ma che l’ultimo accesso è stato effettuato alle 2.48 di domenica.

Ancora troppi dubbi, troppi perchè, troppi forse.

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