PASSI AVANTI NELLA RIPUBBLICIZZAZIONE DELL’ACQUA

Palermo –   “Primi passi in avanti per la ripubblicizzazione dell’acqua”. Esprime soddisfazione l’on. Orazio Ragusa per l’iter  finalmente avviato per fare in modo che in Sicilia si approvi una specifica legge a favore dell’acqua pubblica. “Nel novembre del 2009 ho presentato uno specifico disegno di legge”.

 “L’acqua è un bene essenziale e, per questo motivo, non può essere gestito da privati”.

“La Sicilia ha già dimostrato di essere forte nelle mobilitazioni in difesa dell’acqua pubblica.   L’ambito dei servizi pubblici locali ha subito nel corso degli anni interventi notevoli incentrati sul progressivo adeguamento agli orientamenti comunitari. Questo ha comportato l’attuazione di azioni finalizzate ad attuare processi di liberalizzazione di diversi servizi pubblici. Se tutto questo ha un senso per alcuni servizi, lo stesso principio non può essere applicato all’acqua perché, come è dimostrato in quei Comuni dove i privati hanno sostituito il pubblico, i costi sono sensibilmente aumentati. A pagarne le spese sono soprattutto le famiglie indigenti che, in questo modo, potrebbero essere penalizzate nell’uso dell’acqua: bene essenziale per la vita stessa. E’ necessario, in Sicilia, usare lo strumento dell’autonomia per intervenire urgentemente”.

 “E’ per questi motivi” – aggiunge Orazio Ragusa – “che ho presentato nel 2009 un disegno di legge sulla ripubblicizzazione del servizio idrico in Sicilia”. Nello stesso, all’art. 1, si sottolinea che tutte le acque superficiali e sotterranee sono pubbliche. L’uso dell’acqua per l’alimentazione e l’igiene umana è prioritario rispetto agli altri usi.

“E’ sconcertante solo pensare di rendere di un bene pubblico merce privata per coloro che in futuro potranno permettersela. Continuiamo a pensare ed ad agire dando per scontato che il pubblico non è in grado di gestire servizi efficienti.  E’ dimostrato il contrario dai tanti esempi di alcune città siciliane”

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