PASSERA E “SOCI” DEVONO DECIDERE SULLA TARIFFAZIONE DEL CONTROLLO VOLI

Sarà stata la grande eco avuta dalla manifestazione di sabato a Fiumicino per la immediata apertura dell’aeroporto di Comiso (di cui abbiamo parlato e parliamo ancora oggi su Ragusa Oggi); sarà stato che il Ministro Passera è stato adeguatamente informato di ciò che stava accadendo al terminal 1 delle partenze dell’aeroporto di Roma con un centinaio di “eroi” che hanno affrontato sia due notti di viaggio che il disagio di 2 mila chilometri di autobus; sarà stato anche per la situazione che poteva anche degenerare perchè il controllo delle forze dell’ordine era molto ma molto “stringente” malgrado le indubbie doti di intelligenza operativa della funzionaria di Polizia che dirigeva l’operazione nel consentire piccole deroghe alle inflessibili disposizioni di ordine pubblico: fatto si è che giono 4 con l’incontro della delegazione istituzionale ragusana al Ministero per  decidere il da fare, peserà molto la manifestazione di Roma cui ne seguiranno altre che per il momento non possiamo svelare anche perché non completamente delineate.

Ma cosa sperano di ottenere i “ragusani” da Passera? Presto detto anche perchè qureste attese sono condivise da molti come del resto anche dal presidente della Soanco dott. Di Bennardo che fissa in pochissimi punti le considerazioni per poter effettivamente partire  subito con l’’operatività dello scalo comisano. Anzitutto il fatto che per i primi due anni ci sono in  fondi per garantire il controllo dei voli da parte dell’Enav.

Anzi se volete sapere il mio parere. ce ne sono tantissimi di soldi (quelli anticipati dalla Regione siciliana quasi cinque milioni di euro che non sono bruscolini), perché mentre Fiumicino e Malpensa in fase di ristrutturazione delle tariffe dell’Enav non potranno avere sconti per la grandissima mole di lavoro sia quantitativo che qualitativo per 24 ore su 24 e che si svolge in un aeroporto che vede milioni e milioni di passeggeri, a Comiso le risorse umane sia per numero che per orario di lavoro sono molto ma molto ridotte in quanto per i primissimi tempi si potrà operare al massimo per sedici ore al giorni in estate e dodici in inverno e con un numero di voli non “mirabolante,  ma per garantine 700 mila passeggeri al massimo un milione all’anno (anche se non si deve limitare) e quindi anche le tariffe non potranno che essre adeguate alla mole di traffico della struttura.

Facilissimo e possibilissimo quindi l’accordo a meno che i “nemici di Ragusa ed i leghesti” non insistano a penalizzare il nostro territorio intestardendosi vieppiù con il “niet” a tutti i costi.

Noi speriamo bene ma si sappia che pur essendo la riunione di Roma stabilita prima dell’occupazione di Fiumicino (ma si conosceva già da tempo) le cose si son messe sulla giusta via proprio per il “sacrificio” dei cento “eroi” di Roma senza nulla togliere a quanti potranno contrattare la partenzxa da subito dell’aeroporto.

Non ci potranno essere altri intoppi (se non pretestuosi) perché c’è anche la prospettiva che i soldi arrivino dalla protezione civile con il piano di riordino del settore che vede com’è noto Comiso in prima linea rispetto alle alternative a Fontanarossa in caso di bizze dell’Etna sempre possibili e sempre incombenti.

Ed allora ? Allora siamo proprio al momento topico ! O a Roma la smettano di giuocare o i ragusani tutti in massa devono consegnare al potere i loro certificati elettorali ovvero dare pieno potere ai “grillini” o quanto meno a quelli che si sono battuti per questa battaglia che ancora non è conclusa, anche se l’azione dimostrativa di Roma ha fatto capire al Palazzo e che non ci scherziamo sul pane dei nostri figli

 

 

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