Parla l’Asp sul nuovo ospedale di Ragusa dopo i sequestri di oggi. “Si ritorna al Civile e all’Arezzo”

Stamattina la
Guardia di Finanza ha notificato il decreto di sequestro preventivo di due sale
operatorie, della sala parto della terapia intensiva cardiologica e della
rianimazione, le motivazioni sono legate alla valutazione che le unità di
trattamento aria appartenenti al progetto iniziale della costruzione del nuovo
ospedale, pur raggiungendo valori nei limiti di legge, non raggiungono standard
fissati nel progetto originale e richiedono settaggi ed accorgimenti che non
sono ritenuti di sufficiente garanzia per l’uso continuativo. Tutte le
rimanenti aree dell’ospedale sono state considerate esenti da anomalie e quindi
chiaramente utilizzabili. Alla luce di queste disposizioni la direzione
aziendale, in pieno accordo con i primari e la direzione medica di presidio sta
allestendo il riavvio del polo materno infantile presso l’ospedale Maria
Paternò Arezzo che si prevede pienamente operativo entro lunedì mattina 3
luglio.

 Sono in corso
valutazioni mirate alla migliore distribuzione delle attività rimanenti tra i
presidi Civile e Arezzo. La direzione incontrerà alle 18:30 il prefetto Maria
Carmela Librizzi per fornire piena informazione e discutere alcuni aspetti
connessi con la massima tutela dell’assistenza alla cittadinanza.

Nei giorni scorsi il prefetto Maria Carmela Librizzi ha convocato il direttore sanitario Pino Drago, il sindaco di Ragusa Federico Piccitto (critico con Asp) e il comandante dei vigili del fuoco Aldo Comella per fare il punto sull’apertura dell’ospedale Giovanni Paolo II. Naturalmente presente il manager Maurizio Aricò ma non è stato possibile immaginare una nuova data certa per l’inaugurazione. Stamani il sequestro delle sale operatorie fa slittare, e di molto, ogni possibile previsione. 

Intanto l’on. Pippo Digiacomo chiede alla Regione di attivare una task force perché “è caos a Ragusa per gli ospedali”.

“Alla luce di quanto
sta avvenendo a Ragusa, con un ‘vecchio’ ospedale ormai mobilitato ed un nuovo
ospedale ancora inagibile, a causa delle indagini e dei sequestri in atto, è
indispensabile un immediato intervento dell’Assessorato alla Salute”. A dichiararlo l’on. Pippo
Digiacomo, presidente della commissione VI Sanità dell’Ars che aggiunge: “l’assessore
Gucciardi rimuova immediatamente il direttore Aricò e nomini una task force per
affrontare quella che si è trasformata in una vera e proprio emergenza. Il
rischio, altrimenti, è che fra incertezze, scarichi di responsabilità e
possibili aumenti di interventi legati alla stagione estiva, la situazione
possa degenerare in un vero e proprio caos con conseguenze pesantissime per i
pazienti e gli utenti”.

Altro intervento politico

“Ci
troviamo di fronte a una situazione paradossale: un trasferimento in corso, tre
ospedali attivi ma nessuno fruibile e una tempistica incerta, mentre la
tragedia è sempre in agguato. Si stanno sovraccaricando gli ospedali di Modica
e Vittoria, creando disagi anche nei nosocomi vicini e mettendo a rischio la
salute dei pazienti di tutta la provincia. A questo punto si ripristini l’operatività
del “Civile” e del “Maria Paternò Arezzo”, oppure, in tempi brevissimi, si
completi il trasferimento e si renda operativo il nuovo ospedale. Diversamente,
la situazione rischia di andare drammaticamente fuori da ogni controllo”.

 

E’ quanto
dichiara il deputato regionale di F.I., on. Giorgio Assenza, preannunciando la
presentazione di un atto ispettivo presso l’Assemblea Regionale Siciliana.

 

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