Parco degli iblei. Il commissario delibera nuova perimetrazione

Il Commissario straordinario Dario Cartabellotta ha deliberato la nuova perimetrazione del Parco degli iblei. Un provvedimento il cui iter era stato avviato nello scorso mese di marzo con una conferenza fra i sindaci dei Comuni della provincia di Ragusa e la partecipazione dei parlamentari regionali e nazionali al fine di verificare lo stato di avanzamento dell’iter istitutivo del Parco degli Iblei che si era bloccato nel 2011. Durante quell’incontro i presenti hanno sostanzialmente concordato che l’istituzione del nuovo Parco andava favorita in quanto coerente con le conclamate aspettative di sviluppo sostenibile del nostro territorio. Così dopo un’interlocuzione con l’assessorato regionale al Territorio ed Ambiente e una riunione tecnica che individuava un gruppo di lavoro tecnico per procedere ad una nuova perimetrazione del Parco, il Commissario straordinario Dario Cartabellotta ha indetto una conferenza per il mese di luglio con tutti i portatori di interessi del Parco in cui veniva presentata una proposta di perimetrazione sulla scorta di quella elaborata dall’assessorato regionale a Territorio e Ambiente il 12 marzo 2011. Su questa proposta è stato assegnato il termine del 12 agosto per procedere ad eventuali osservazioni e proposte.

La proposta di perimetrazione deliberata dal Commissario straordinario del Livero Consorzio Comunale di Ragusa parte da quella dell’assessorato regionale al Territorio ed Ambiente del 12.03.2011 con gli aggiornamenti introdotti dal gruppo tecnico di lavoro appositamente istituito e che ha accolto parzialmente l’osservazione presentata dalla Soprintendenza di Ragusa nel senso di attribuire il massimo livello di salvaguardia alle aree di massima tutela istituite dal Piano Paesaggistico approvato con D.A. n.1346 del 05.04.2016, ma limitatamente alle aree aventi carattere non puntuale e continuità territoriale con altre aree già classificata con Livello 1, e segnatamente alle aree vallive afferenti la Cava San Leonardo e l’area valliva dell’alto corso del Fiume Irminio; di accogliere parzialmente le osservazioni presentate dal comune di Ragusa, dal comune di Modica e dal comune di Giarratana che puntano a modificare il livello di salvaguardia per le parti del territorio stralciate dal perimetro del Parco, nella proposta già approvata con propri provvedimenti consiliari dai Comuni di Monterosso Almo, Giarratana, Modica, Chiaramonte Gulfi e Ragusa nel 2011.

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