Parchi agrisolari nelle aziende agricole. Ultimo treno dal PNRR. La Sicilia una delle otto regioni beneficiarie

Produrranno energia in autonomia le aziende che sceglieranno di partecipare al bando ed otterranno i contributi che, in conto capitale, copriranno fino all’80 per cento della spesa affrontata per realizzare il parco agrisolae. Dopo i primi due bandi (di cui hanno beneficiato circa 15.000 aziende) è arrivato il terzo che è visto come l’ultimo per poter partecipare ai finanziamenti degli impianti fotovoltaici sui tetti delle aziende agricole. L’obiettivo è quello di raggiungere il target del 40 per cento delle risorse al Sud, così come previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Per Confagricoltura si tratta “di un’occasione molto importante per sostenere il settore primario lungo la strada intrapresa verso la transizione green e l’autosufficienza energetica”.

Cosa si potranno realizzare con questi nuovi finanziamenti?

Prevista l’installazione dei pannelli fotovoltaici, la rimozione e lo smaltimento dell’amianto eventualmente presente sui tetti oggetto dell’intervento, i sistemi di aerazione e l’isolamento termico dei tetti, l’acquisto di batterie di accumulo e di colonnine di ricarica per la mobilità elettrica. “Le risorse, a disposizione del terzo bando Parco Agrisolare, ammontano a 250 milioni provenienti dagli 850 che il Repower Eu ha stanziato in aggiunta agli 1,5 miliardi di euro previsti inizialmente per la misura – spiega Confagricoltura – i restanti 585 milioni messi a disposizione dal Piano europeo per l’energia serviranno a finanziare le domande presentate nei precedenti bandi per impianti in autoconsumo. A tali risorse residue si andranno ad aggiungere quelle che, eventualmente, avanzeranno dal nuovo bando. Complessivamente tra il primo, il secondo e il terzo bando, per il solare integrato sui tetti delle aziende agricole risultano stanziati 2,35 miliardi di euro che dovranno essere assegnati entro dicembre 2024.

Le domande potranno essere presentate tramite la piattaforma informatica predisposta dal soggetto attuatore GSE, accessibile dall’Area Clienti GSE a partire dalle 12 del 16 settembre e fino alle  12 del 14 ottobre 2024.

“Entro giugno 2026 è attesa una produzione di 1,3 GW di nuova potenza derivante proprio dagli interventi del Parco Agrisolare. È evidente quindi – sottolinea Confagricoltura – il ruolo fondamentale che la misura svolge nella crescita degli investimenti in energia rinnovabile tra le aziende del settore primario. Specie al Sud, dove gli imprenditori agricoli vedono nell’Agrisolare un’ulteriore occasione per rafforzare la sostenibilità ambientale e l’indipendenza energetica dei processi di trasformazione e di produzione, gravati in particolare dai costi irrigui”.

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