Ordine pubblico a Modica, Confcommercio denuncia: “Danni e intimidazioni a un commerciante di Modica”

Il presidente di Confcommercio Modica e Frigintini, Emanuele Iemmolo, interviene per affrontare due argomenti rilevanti che riguardano da vicino la comunità cittadina. “Venerdì notte si è verificato a Modica – spiega Iemmolo – un increscioso episodio nei confronti di un commerciante che, oltre alle intimidazioni, ha subito danni materiali alla propria struttura.

A questo punto credo sia necessario sensibilizzare tutti gli esercenti, direttamente o indirettamente interessati a questi episodi, circa il fatto che in una città democratica e civile come quella in cui viviamo, qualunque problematica legata all’attività lavorativa può e deve essere discussa in modo razionale per trovare la giusta risoluzione al problema.

Nei casi estremi in cui ciò non sia possibile, è indispensabile segnalare la cosa agli organi competenti e alle forze dell’ordine per verificare le problematiche esistenti allo scopo di porre rimedio a situazioni spiacevoli. Ecco perché Confcommercio Modica invita le forze dell’ordine a intensificare i controlli nelle zone interessate”.

“Il secondo punto – aggiunge il presidente Iemmolo – ha a che vedere con l’emergenza coronavirus. A tal proposito invito tutti i commercianti operativi sul territorio comunale ad attenersi rigorosamente alle direttive imposte dal governo nazionale e regionale e a far presente ai propri dipendenti e collaboratori che ciascuno di noi è attore protagonista di questo film assurdo che sta portando tutta la nazione ad avere serissimi problemi a livello sanitario oltre al danno economico irreparabile che avrà ripercussioni pesanti sui bilanci familiari e aziendali, con perdite di posti di lavoro e nei casi più gravi con chiusura delle aziende.

L’invito rivolto a tutti i cittadini e alle famiglie è quello di essere estremamente responsabili e di segnalare, come da ordinanza n.3 dell’8 marzo firmata dal presidente Musumeci, chi ritorna dal Nord al paese di origine affinché lo stesso possa mettersi obbligatoriamente in isolamento per il periodo previsto, lontano dalle famiglie e da tutti. Questo invito è rivolto a tutti i cittadini affinché ognuno di noi sia vigile su se stesso e sugli altri.

La nostra responsabilità è al momento l’unica medicina efficace per la cura di questa malattia; lo dico per esperienza personale in quanto ho vissuto direttamente questa realtà, reduce da un viaggio in cui la presenza di un soggetto risultato positivo al tampone, mi ha portato alla scelta volontaria ma obbligatoria moralmente di isolarmi da tutti per il forte senso di responsabilità che nutro nei confronti della mia famiglia, dei miei collaboratori e della collettività intera”.

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