Ordinati due nuovi sacerdoti: don Mario Modica e don Sebastiano Scamporrino. Inoltre un vedovo diventa sacerdote e suo figlio entra in seminario

Due sacerdoti. Provenienti dalla stessa città e dalla stessa parrocchia. Ordinati sacerdoti nello stesso giorno, il 7 ottobre, ma in due città diverse.

Don Sebastiano Scamporrino e don Mario Modica provengono dalla parrocchia di Maria SS. Annunziata di Comiso. Sebastiano è stato ordinato sacerdote al mattino, per l’imposizione delle mani dell’arcivescovo monsignor Luigi Renna (con lui anche l’emerito monsignor Salvatore Gristina e il vescovo di Nicosia Giuseppe Schillaci). Poche ore dopo, anche Mario Modica è stato ordinato sacerdote. Ed è la prima ordinazione sacerdotale del vescovo di Ragusa, monsignor Giuseppe La Placa, arrivato a Ragusa poco più di due anni fa. Monsignor La Placa si è commosso durante la celebrazione, in particolare nel momento dell’unzione delle mani, rito che avviene subito dopo l’ordinazione del nuovo presbitero.

Saranno sacerdoti in diocesi diverse. Storia di due vocazioni

Don Sebastiano e don Mario saranno sacerdoti in due diocesi diverse. Mario è stato incardinato a Ragusa, Sebastiano a Catania. Provengono entrambi dal seminario di Ragusa (per il momento affiliato a quello di Palermo). Poi Sebastiano è stato accolto nel seminario di Catania, città d’origine della mamma, Patrizia. Ha fatto parte della parrocchia di sant’Agata al Borgo e da diacono ha operato nella parrocchia Sacra Famiglia. Segue la pastorale universitaria e la Fuci.

Mario Modica ha dapprima seguito un percorso universitario, con la laurea all’Accademia di Belle Arti di Catania. Attualmente sta seguendo i corsi per la Licenza in Sacra Liturgia a Roma.

La storia di due giovani che partono dalla parrocchia e maturano la vocazione al sacerdozio. Che, forse solo per un caso fortuito, avviene nello stesso giorno, a pochi chilometri di distanza.

Entrambi sono stati sostenuti dai tanti amici delle parrocchie di origine. Li ha seguiti don Giuseppe Cabibbo, il sacerdote che da parroco aveva seguito i primi passi delle due vocazioni. La sindaca di Comiso, Maria Rita Schembari ha partecipato alle due celebrazioni. Con lei anche il deputato regionale Giorgio Assenza, alcuni assessori e consiglieri comunali.

Padre, vedovo e sacerdote: la storia di don Alfredo Caruso, ordinato dopo la morte della moglie

La storia dei due giovani sacerdoti si interseca con quella di don Alfredo Caruso (Alfio all’anagrafe). Originario di Adrano, era diacono permanente da vent’anni, sposato con Rita, padre di quattro figli e già nonno. Era stato dipendente comunale e da poco aveva varcato l’età della pensione. 

Qualche anno fa la moglie è morta e Alfredo ha maturato la vocazione al sacerdozio. Oggi, accanto a lui, ai piedi dell’altare, non c’erano i genitori (come avviene solitamente per i novelli sacerdoti), ma i quattro figli. Don Alfredo ha indossato la stola e la casula e da oggi è sacerdote. Ed è contemporaneamente padre e nonno ed è stato marito di una donna, Rita, che non c’è più.

Proviene dalla parrocchia Maria Santissima Assunta di Adrano e la sua vocazione è maturata all’interno del Cammino Neocatecumenale. Adrano è la città d’origine del vescovo di Nicosia Schillaci, anch’egli presente alla celebrazione.

E mentre il padre diventa sacerdote, uno dei figli, Daniele, 35 anni, grafico pubblicitario, entra in seminario a Roma. Il cammino di Daniele è iniziato qualche giorno fa.

Storie di vita e storie di fede che si intersecano … Tre storie diverse.

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