OPERE PIE, RISPOSTA AL COMMISSARIO LUCIFORA

Non ci sta il consigliere comunale del Pdl, Emanuele Distefano. La replica del commissario dell’Ipab “Criscione Lupis”, Giacomo Lucifora, non la digerisce. “Proprio perché sono, come dice Lucifora – afferma Distefano – un rappresentante istituzionale del Comune, mi pare di poter dire che la convenzione tra Comune e Opera Pia è più che ben rispettata. Dalle informazioni ricevute dagli uffici di palazzo dell’Aquila, emerge che oggi, 4 febbraio, l’Ipab “Criscione Lupis” deve percepire soltanto la quota di gennaio 2011. Non mi pare un disagio non sopportabile. E poi, non ritengo che Lucifora possa attribuire al Comune il ritardo dell’Ipab nell’erogazione degli emolumenti al personale. Se così fosse, dovrebbe spiegare perché i dipendenti a tempo indeterminato vengono regolarmente pagati, mentre per gli altri, a tempo determinato, si registra un’attesa che si aggira intorno ai cinque mesi. Incomprensibile tutto ciò se si considera che i circa sessanta assistiti pagano una retta, derivante dalla pensione sociale, mentre il Comune, ove necessario, integra con un contributo per saldare la retta in questione. E siccome il Comune di Ragusa, ente virtuoso, è sempre stato in regola con i pagamenti (non come alcuni Comuni limitrofi che per emettere il mandato di pagamento fanno trascorrere anche dodici mesi), è probabile che la causa dei ritardi dell’Ipab debba essere attribuita a qualcosa d’altro. Lucifora ce lo spieghi”.

Distefano aggiunge: “Per quanto riguarda il resto, chi mi conosce sa bene che non è nel mio stile fare populismo, men che meno mettere in dubbio la professionalità degli operatori. Gli assistiti, oggettivamente, non hanno la possibilità di usufruire di una continuità di servizio corrispondente alla specificità dei problemi avanzati se gli operatori, a causa dei contratti precari stipulati, cambiano in maniera periodica. E’ ovvio, e lo dico a ragion veduta, che tra assistito e operatore deve instaurarsi, per questo particolare tipo di servizio, un rapporto di fiducia. Nemmeno si inizia, che il contratto già scade”.

“Con Lucifora – continua il consigliere Distefano – non voglio innescare alcuna ulteriore polemica. Mi sorge, però, un dubbio legittimo. Se già il territorio di Ragusa ha perso una struttura, l’Opera Pia “Casa ospitalità iblea” di Ibla, dopo che il Comune aveva speso circa duecentomila euro per la ristrutturazione, non corriamo il rischio, vista la disattenzione che ai livelli sovracomunali e provinciali viene portata avanti nei confronti della nostra città, che anche l’Ipab Lupis possa seguire la stessa sorte della prima? Sinceramente spero di sbagliarmi. Ma sono comunque disponibile a mettermi in campo, in qualità di cittadino di Ragusa prima e di consigliere comunale dopo, per difendere tutto ciò che di positivo questo territorio possiede”.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it