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OPERAZIONE “RICAMBIO SICURO”: PROVENIVANO DA AUTOVETTURE RISULTATE RUBATE
09 Gen 2017 07:46
Nelle prime ore della giornata odierna agenti della Polizia Stradale di Ragusa hanno dato esecuzione alla Ordinanza della Misura Cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal GIP di Ragusa, nei confronti di 5 soggetti (con precedenti penali), e dell’obbligo di presentazione alla P.G. nei confronti di 1 soggetto (incensurato), tutti responsabili, in concorso, di ricettazione e riciclaggio, in tutto il territorio nazionale, di ricambi auto.
A 4 componenti del sodalizio criminale viene contestata anche l’Associazione per delinquere.
L’Ordinanza è stata emessa dal GIP del Tribunale di Ragusa dott. Claudio MAGGIONI, su richiesta del Procuratore Carmelo PETRALIA e del Sost. Procuratore Gaetano SCOLLO della Procura della Repubblica di Ragusa.
Le indagini della Polizia Stradale di Ragusa, diretti dal Vice Questore Aggiunto Gaetano DI MAURO, hanno preso avvio a Febbraio 2016, a seguito di un esposto di un cittadino che aveva riconosciuto in un sito Internet alcune parti della propria vettura. Le attività investigative successive, che hanno visto l’utilizzo di intercettazioni, di pedinamenti, di acquisizioni documentali, hanno consentito di individuare tutti i componenti del sodalizio criminale e le quattro località dove venivano smontate le vetture e catalogati i pezzi
Gli indagati erano in possesso, nei due negozi di rivendita ricambi ubicati a Pozzallo (RG) e Rosolini (SR) ed in altri quattro terreni ubicati a Pozzallo, Ragusa, Noto e Rosolini, di parti meccaniche e di carrozzeria di 43 autovetture risultate oggetto di furto a Catania, Siracusa e Bari, negli anni 2015 e 2016.
Dopo essersi procurati le vetture rubate nel catanese, ricettavano i ricambi attraverso la vendita al dettaglio e, soprattutto, attraverso la rete Internet, in tutto il territorio nazionale. Sono 3.800 gli annunci di vendita ricambi “postati” sui siti più importanti di vendita on line.
Dalle intercettazioni emergeva che gli indagati, oltre a vendere le parti dei veicoli in loro possesso, prendevano nota delle richieste degli utenti e, attraverso i due catanesi arrestati, si attivavano per richiedere le auto di interesse, di provenienza furtiva, garantendo la consegna del ricambio richiesto, attraverso ditte di spedizione.
Il valore delle 43 auto (rubate nel 2015 e 2016) ammonta a circa 500,000 euro. Il giro di affari del gruppo criminale era di circa 25.000 euro mensili.
Sono ancora in corso le attività di riscontro sui pezzi venduti e dotati di punzonatura in tutto il territorio nazionale, con l’ausilio degli omologhi uffici di polizia stradale, al fine di procedere al loro recupero. Nel territorio di Novara è stato verificato e recuperato il motore di una Fiat 500, oggetto di furto a Catania.
I comuni della provincia di Catania ove sono state rubate 37 auto sono: Catania, Misterbianco, Pedara, S.G. La Punta, S.A. Li Battiati, San Gregorio, Aci Castello, Tremestieri, Viagrande.
I comuni della provincia di Siracusa ove sono state rubate 5 vetture sono: Siracusa ed Augusta.
1 vettura è stata rubata nel comune di Carbonara (BA):
I soggetti sottoposti agli arresti domiciliari sono:
1. MIGLIORE Rosario nato a Rosolini (SR) il 18.12.1967, residente a Pozzallo; (con precedenti penali specifici)
2. MALTESE Filippo nato a Ragusa (RG) il 14.02.1974, residente a Ragusa (con precedenti penali);
3. RICCIARDI Gianluca nato a Catania (CT) il 22.02.1981, residente a Catania; (con precedenti penali specifici)
4. ROCCASALVO Patrizia nata a Rosolini il 18/12/1968, residente a Rosolini (con precedenti penali);
5. VACCARO Salvatore nato a Catania il 12.01.1971 residente a Catania (con precedenti penali specifici);
Destinatario della misura dell’obbligo della presentazione alla P.G.:
6. A.S., di anni 50, di Rosolini, incensurato.
Altri 2 indagati:
un ragusano, di 38 anni, per aver consentito di far sezionare ai componenti del sodalizio una Fiat 500 rubata, presso un suo capannone situato a Noto (SR), ed aver sottratto, in concorso con Migliore e Roccasalvo, smontandola in più pezzi e rivendendola, una Porsche Cayenne, sulla quale gravava il fermo amministrativo della Serit. Dal momento che all’interno del citato magazzino veniva svolta attività di raccolta e smaltimento di pezzi di veicoli abusiva, il ragusano è stato denunciato alla Procura di Siracusa per violazione della normativa ambientale;
un rosolinese, di anni 44, per aver consentito di smaltire presso i suoi locali siti a Rosolini altre vetture di origine delittuosa. Anche egli è stato denunciato alla Procura di Siracusa per violazione della normativa ambientale;
Ai primi 4 è stata contestata l’associazione per delinquere finalizzata alla ricettazione ed al riciclaggio, nella quale ricoprivano i seguenti ruoli:
Il Migliore (legale rappresentante della GMR Auto s.a.s di Rosolini, nonché amministratore di fatto della G.M. ricambi di Pozzallo) ed il Ricciardi (dipendente della G.M. ricambi) si adoperavano per reperire nel catanese autovetture rubate da recuperare integralmente o già smontate; la Roccasalvo (comproprietaria della GMR Auto s.a.s di Rosolini) ed il Maltese, mantenevano i contatti con la clientela e preparavano le spedizioni dei singoli ricambi. Quest’ultimo partecipava al sezionamento delle vetture.
Il Vaccaro provvedeva al trasporto delle vetture richieste ed alla consegna presso i luoghi nella disponibilità degli associati, che provvedevano a sezionare ulteriormente le parti delle vetture, al fine di celarne l’origine delittuosa e di poterle porre in vendita sia presso l’attività commerciale di Pozzallo sia, principalmente, attraverso Internet.
A.D., di anni 50, partecipava di volta in volta al sezionamento delle vetture.
Il MIGLIORE era stato già denunciato e perquisito dalla Polizia Stradale di Ragusa in data 20 gennaio 2015 in quanto presso il suo precedente negozio avente sede a San Giacomo, territorio del comune di Ragusa, denominato “G.M.R. Auto SAS di Migliore Rosario” svolgeva abusivamente l’attività di autodemolitore ed inoltre vendeva parti di veicoli proventi di furto nel catanese.
Il RICCIARDI, essendo un sorvegliato speciale e non avendo rispettate le prescrizioni imposte dal Tribunale di Catania di vivere onestamente, è stato denunciato anche per la violazione di tali obblighi.
All’esecuzione delle misure cautelari hanno partecipato agenti della polizia Stradale di Ragusa, del Compartimento Polizia Stradale di Catania e della Sezione Polizia Stradale di Siracusa.
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