ON.PAOLO RUSSO: “COINVOLGEREMO GLI ATTORI DEGLI STATI GENERALI DELL’AGRICOLTURA PER ESAMINARE IL PACCHETTO DI PROPOSTE”

L’articolata serie di proposte derivante dalle tre sessioni di lavoro degli Stati Generali dell’Agricoltura convocati nell’ambito di Agrem 2012, fiera dell’Agroalimentare che si è conclusa oggi a Vittoria, è stata presa in carico dall’europarlamentare Giovanni La Via, dal presidente della Commissione Agricoltura alla Camera, Paolo Russo e dal deputato della Regione Siciliana, Giuseppe Digiacomo. 

 

“Dalla prossima settimana – ha dichiarato Russo -, coinvolgerò gli attori di questa tre giorni per affrontare le questioni che mi state affidando”. 

 

“Utile il confronto dei tecnici e degli operatori del comparto agricolo con la parte politica – ha dichiarato il presidente di Fiera Emaia, Giovanni Denaro – così come sono stati utili i suggerimenti operativi che sono venuto dall’onorevole La Via sulle procedure sia per la modifica del Psr sia per le pratiche inerenti la proclamazione dello stato di calamità e gli accenni alla nuova politica Comunitaria. Riteniamo di avere dato al comparto agricolo l’occasione di ottenere risposte sulle tematiche che riguardano la crisi della filiera agricola, di avere posto in un ottica di sano e costruttivo confronto produzione e commercializzazione, e soprattutto di avere contribuito a individuare delle linee di intervento percorribili per aiutare un settore fondante per l’economia non solo Siciliana ma nazionale”.  

 

L’ultima sessione di lavoro che ha visto la partecipazione di Giuseppe Nicosia, sindaco di Vittoria, On.Franco Antoci, presidente Provincia regionale di Ragusa, on. Massimo Fundarò,  vice sindaco di Alcamo, Sandro Gambuzza, presidente CCIAA Ragusa, e dell’on. Paolo Russo, presidente Commissione Agricoltura Camera dei Deputati con l’europarlamentare on.Giovanni La Via, relatore Permanente Bilancio Agricolo Unione Europea, ha fatto invece registrare l’assenza dell’assessore regionale alle Risorse Agricole Elio D’Antrassi e di sei parlamentari iblei (in sala solo l’on.Giuseppe Digiacomo)  

 

Di seguito le proposte avanzate suddivise per tematiche: 

Produzione e commercializzazione

– Ampliare la platea dei soggetti beneficiari delle misure di promozione consentendo l’utilizzo dei fondi della misura 133 del PSR alle imprese agricole per agevolare l’accesso ai canali della GDO; 

– Incentivare la ricerca in ortofrutta tramite il rilancio ed il coordinamento dei centri di ricerca regionali; 

– Inserire nei decreti attuativi previsti dal cosiddetto “Decreto liberalizzazioni”, all’art.62

o sanzioni per ritardati pagamenti da destinare ai creditori

o franchigia per l’obbligo di contrattazione scritta tra le parti

Fondi strutturali e Psr 

– Revisione delle indicizzazioni del PSR Sicilia per portare le  “Aree A – Urbane” (il territorio di Ragusa) e le “Aree B – Rurali ad agricoltura intensiva e specializzata” (i territori di Acate, Comiso, Vittoria) nelle zonizzazioni definite “Area C – Rurali intermedia” e “Aree D – Rurali con problemi complessivi di sviluppo” allo scopo di permettere di accedere ai benefici contenuti nel PSR asse 3 e 4; 

 

– Definire un bando “ad hoc” nella misura 121 del PSR destinato alle aziende che hanno subito danni derivanti dalle calamità naturali di Marzo 2012; 

 

– Istituire un sistema “protezione civile” in agricoltura

 

Credito agrario 

 

– Innalzare la soglia del de minimis parimenti a quanto avviene nel settore industriale per ampliare la platea delle imprese agricole beneficiarie di misure di finanziamento; 

 

– Realizzare protocolli di intesa tra imprese agricole e istituti di credito volti ad una valutazione più attenta del progetto agricolo, oggetto di richiesta di finanziamento, in luogo della valutazione prettamente patrimoniale delle aziende; 

 

– Finanziamento dello strumento dei crediti di esercizio per l’acquisizione delle scorte aziendali e completamento delle linee guida della Legge Regione Siciliana n.25 “sull’Agricoltura”;

 

– Prevedere che le compagnie di assicurazione adottino forme di polizza a garanzia dell’eventuale mancato reddito sul cosiddetto “giro d’Iva” nella media degli ultimi tre anni;

 

– Prevedere una moratoria per le imprese agricole che hanno usufruito di prestiti Crias per un periodo di 6-12 mesi con copertura regionale

 

La Via ha annunciato che Ue nel quadro finanziario pluriennale ha appostato 3,5 miliardi di euro per i danni derivati dagli accordi bilaterali riferendosi alle problematiche che potrebbero derivare dal contestato accordo con il Marocco e per i danni derivanti dal ciclone Athos ha dichiarato di avere presentato una interrogazione all’Ue per chiedere di sapere se le specificità della misura 126 destinata al ripristino della potenzialità produttiva dopo una calamità naturale che riguarda frane ed alluvioni è da considerarsi esaustiva o esemplificativa dal momento che non sono indicati eventi ciclonici e la risposta potrebbe arrivare nell’arco di un paio di settimane. Scettico su quanto potrebbe arrivare al territorio dal fondo di solidarietà nazionale, la cosiddetta 102. 

L’europarlamentare lancia la proposta di attivare lo stesso sistema adottato dall’allora Ministro D’Alema ovvero, la cartolarizzazione Inps anche ai debiti delle aziende agricole;: una sorta di obbligazione regionale che costituisca un fondo; il fondo tratta con la banca creditrice e rifonde una parte delle partite incagliate mentre la banca permette all’agricoltore di pagare con un tasso ordinario. E la misura non si configurerebbe come aiuto di Stato ne ha già discusso con il Ministro Catania.  

 

Russo ha garantito che sull’Imu in agricoltura la partita è aperta, ci sono stati già dei ritocchi del 25 per cento per imprenditori agricoli professionali ma che a seguito della verifica del gettito potrebbero esserci delle ulteriori novità. Il presidente della commissione Agricoltura alla Camera si è impegnato a svolgere un’azione conoscitiva sulle necessità – in situazioni di emergenza – nell’attivazione di interventi specifici sul campo, in tema agricolo e zootecnico

 

Il presidente della Camera di Commercio di Ragusa ha chiesto di legare la disoccupazione agricola al controllo del pagamento dei contributi delle aziende ed ha rivolto l’appello accolto sia da La Via che da Russo di non rendere omogenee nei provvedimenti “le tante agricolture dell’UE e dell’Italia”. 

 

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