Oggi è anche la Giornata Mondiale del Taijiquan e del Qi Gong. Niente eventi pubblici, si pratica in casa. Ce ne parla il maestro Davide Migliorisi

Per noi italiani il 25 aprile è il giorno legato alla Liberazione. Ed è una giornata storica. Ma oggi è anche la Giornata Mondiale del Taijiquan e del Qi Gong. Una data che è coincisa con la festa della Liberazione in maniera assolutamente casuale, in quanto la Giornata Mondiale non ha un giorno fisso: si celebra l’ultimo sabato del mese di aprile di ogni anno in più di 60 nazioni con lo scopo di promuovere le discipline del Taijiquan e del Qi Gong.

L’evento annuale di aprile è aperto al pubblico, e inizia alle 10 di mattina in Nuova Zelanda per poi diffondersi in Oceania, Asia, Europa, Nord America e Sud America. In tutte queste regioni i partecipanti assistono e festeggiano in più di sessanta nazioni diverse e diverse centinaia di città, terminando con gli ultimi eventi nei fusi orari delle Hawaii quasi un intero giorno dopo. Naturalmente, quest’anno, a causa dell’emergenza sanitaria legata al Covid-19 non è stato possibile organizzare nessun evento pubblico. Nonostante ciò, i praticanti e i Maestri di tutto il mondo, hanno festeggiato ugualmente nell’intimità della propria casa, del proprio giardino, postando magari qualche video online.

Abbiamo chiesto al Maestro Davide Migliorisi, CT ITKA e responsabile della Scuola Arti D’Oriente asd di Ragusa, che cosa significa questa particolare giornata e, soprattutto, come si pratica ai tempi del Covid. Ricordiamo, per chi non lo sapesse, che la giornata mondiale del Taijiquan e del Qi Gong è stata ufficialmente riconosciuta dalla Organizzazione mondiale della sanità delle Nazioni Unite.

Che cos’è la Giornata Mondiale del Taiji e Qi Gong?
Questa giornata che si celebra in tutto il mondo in quasi 70 nazioni ormai da 20 anni, rappresenta un evento dove insegnanti, scuole e allievi si riuniscono per celebrare attraverso la pratica e la condivisione del Taijiquan e del Qi Gong in spazi aperti quali parchi, piazzali, e aree d’interesse storico come castelli o perfino feudi. L’obbiettivo è contribuire all’energia dell’universo entrando in risonanza attraverso la propria di energia potenziata dalla pratica di gruppo (secondo la visione filosofica del pensiero cinese, che ha dato origine successivamente alla medicina classica cinese). Inoltre la Giornata del World Taiji and Qi Gong Day è un mezzo per far conoscere e coinvolgere praticanti e non a queste meravigliose discipline cinesi, appunto il Taijiquan e il Qi Gong, che da anni si conoscono per i loro innumerevoli benefici legati alla salute e per l’aspetto marziale unico.

Com’è cambiata la pratica del Taijiquan ai tempi del Corona Virus?
Questo periodo di ristrettezze ed emergenza epidemiologica ha visto un po’ tutti contrarre le attività e le metodiche d’insegnamento.
Il Qi Gong ed il Taijiquan sono degli ottimi sistemi di rafforzamento dell’organismo, del sistema immunitario e della mente, che in questo periodo di contrasto o resistenza al virus potrebbero essere utili praticare ed averne così dei giovamenti (molte immagini arrivano proprio dalla Cina, dove anche negli ospedali il personale sanitario pratica il Qi Gong ed il Taijiquan). In questo momento storico, gli allievi svolgono le lezioni in solitaria dentro casa, utilizzando gli spazi ridotti a loro disposizione. Noi come Scuola abbiamo sentito la necessità di condividere un Webinar quotidiano, ovvero delle lezioni on line interattive per tutti gli allievi nei giorni della settimana, da lunedì al sabato.
È importante in questa fase non perdersi d’animo e mantenere gli impegni, ritrovare la centratura della mente e del corpo, minata da un sistema sociale ed economico che ha ricevuto dei forti ed improvvisi cambiamenti.

Cosa consiglierebbe ad una persona che vuole avvicinarsi alla pratica del Taijiquan?
In questo momento storico, dove una delle esigenze è quella di impegnare il tempo, trovo utile e consiglio a chi vuole avvicinarsi al Taijiquan, conoscerlo e praticarlo, di approfittare del momento. Uno dei motivi che ho riscontrato nella quotidianit è che le persone non hanno mai tempo e sono troppo impegnate mentalmente per avere la serenità di intraprendere un percorso nel Taijiquan. Adesso abbiamo a disposizione quello che ci mancava prima e potremmo riempirlo anche con il Taijiquan”.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it