OCCHIPINTI APPOGGIA L’IDEA DI MINARDO DI UN MOVIMENTO DI PENSIERO INTERNO AL PDL

Non è certo un fatto nuovo che la politica abbia subito, negli ultimi tempi, un duro scollamento da quella che è (o dovrebbe essere) la sua priorità: la gente. La sfiducia nelle istituzioni e nei partiti dilaga; vi sono partiti che non hanno ancora realizzato in che situazione ci si trova e cosa pensa la gente del loro operato, vi sono partiti che fanno finta di non averlo capito, e vi sono partiti che, nonostante tutto, si interrogano sulla questione e cercano di trovare una soluzione o una linea guida che possa influenzare in positivo l’opinione dell’elettorato. E a proposito di soluzioni nuove, Giovanni Occhipinti, membro del PDL di Ragusa, si è detto d’accordo con l’on. Nino Minardo riguardo la sua idea di creare un movimento di pensiero interno al partito stesso: «Un movimento di pensiero – queste le parole di Occhipinti – che ha l’unico obiettivo di creare un percorso ‘dal basso’ che vuole essere la prima risposta concreta alle domande più frequenti dei cittadini. Sono disponibile a costruire con lui e con chi crede in questo processo rigenerativo dei Partiti, del nostro Partito e della Politica -perché tornino ad avere tutti la ‘P’ maiuscola- un’azione politica diversa, migliore che nasce da un salutare bagno di umiltà, dalla consapevolezza degli errori e miri a risolverli. Stiamo gettando le fondamenta di un movimento di pensiero dentro il PDL che vuole generare idee reali non certo basate basato sul populismo frettoloso e autoreferenziale che oggi si chiama ‘antipolitica‘ opportunista. Credo che se ci assumiamo seriamente e serenamente, la responsabilità dei nostri atti, possiamo dar vita ad una vera e propria rigenerazione che delegittima il passato ‘sbagliato’ ma non getta via ciò che di buono c’è stato. Una severa autocritica che ridia credibilità e ci ridia il piacere di guardare le persone in faccia, ascoltarne le ragioni e le domande, comprenderne i bisogni reali e mettere in campo ogni nostra possibilità per dare risposte. Chi domanda, ha bisogno di sentire di cose che servono: lavoro, certezze del presente e margini di un futuro possibile. La ‘sintesi del nulla’ la lasciamo volentieri ad altri. Il nostro movimento di pensiero è la pietra miliare di una politica che vuole cambiare e di un partito che anela a rigenerarsi».

Dichiara, ancora, Occhipinti: «Credo nella politica vicino alla gente, che ne sappia accogliere le istanze e tramutarle in ‘servizio reso’ e diffido in modo totale dal populismo che ‘coglie l’attimo’ a proprio uso e consumo, fingendo di interessarsi ai ‘bisogni’ salvo poi dimenticarsene una volta ottenuto il proprio obiettivo personale. E’ innegabile che il partito è l’unico ‘presidio democratico’; ma è altrettanto innegabile che il partito sta vivendo una fase che definire ‘delicata’ appare eufemistico… La verità è che c’è stato un assoluto scollamento tra la politica e la gente ed i suoi bisogni reali; ed è giusto che ognuno di noi si richiami al principio primordiale dell’agire politico, ovvero la risposta alla propria terra ed alle persone che la popolano. Ad ogni livello istituzionale e di rappresentanza. La politica torni fra la gente ed i partiti riacquisiscano, rigenerandosi, il ruolo che devono avere». Ci si potrebbe interrogare su che cosa voglia dire tutto ciò in concreto, applicato alla realtà di tutti i giorni del cittadino-elettore e chiedere ulteriori delucidazioni in merito, prendendo però atto del fatto che si tratta già, perlomeno, di un probabile punto di partenza.

 

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