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Nuovo singolo di Jomathan Cilia Faro con Sergio Cammariere: esce “L’incredula rosa”. FOTO
14 Nov 2022 14:36
“E’ una straordinaria emozione – spiega Cilia Faro – poter duettare con un grande artista come Cammariere. Ritengo sia venuta fuori una performance godibile anche se l’ultima parola spetta a chi ci ascolterà. Il mondo della musica è reso sempre più affascinante anche da questi incontri artistici che ti consentono di scandagliare la profondità di determinati percorsi. Non vedo l’ora di capire che tipo di riscontro ci sarà da parte del pubblico. E’ una bella scommessa”. Il ragusano Cilia Faro rappresenta la Sicilia, come Cammariere, originario di Crotone, la Calabria. Insieme hanno dimostrato, con la loro classe e la loro qualità musicale, che il Sud e la musica mediterranea possono riuscire a conquistare il mondo intero. Quasi un invito alle istituzioni regionali, agli assessorati territoriali alla Cultura delle due regioni, Sicilia e Calabria, a investire su questa strada. “Perché – sottolinea Cilia Faro – la nostra musica mediterranea è la più rispettata all’estero e lo dimostrano i numeri della vendita online e la distribuzione digitale mondiale. Tra l’altro, lo ritengo l’unico modo per ispirare i nostri giovani a ritornare alla musica d’autore e sinfonica che da sempre si ispira al neoclassicismo barocco che non è solo architettura ma anche cultura musicale e letteraria”.
L’autore del testo, Roberto Kunstler, racconta: “Il tema della rosa è da sempre uno dei compiti più difficili che un poeta si trova a dover affrontare. La rosa e i fiori si incontrano prima o poi nelle raccolte poetiche di quasi tutti gli autori. E questo da secoli e secoli. Personalmente, mi sono trovato di fronte a questa eventualità in diverse occasioni di scrittura. Già in un mio disco di trent’anni fa registrai la canzone “Due rose”. Nell’ultimo album scritto per Sergio Cammariere c’è una canzone che si intitola “I fiori parlano”. Ancor prima, anni fa, esattamente nel 2009, sempre per Cammariere, ho scritto un testo che si chiama “La rosa filosofale”. Sostituendo così il fiore dei fiori alla pietra. La pietra filosofale. Nella canzone interpretata da Jonathan Cilia Faro “L’incredula rosa” è stata ancora una rosa a fornirmi l’ispirazione, con tutta la sua bellezza, che ben si addice ad essere paragonata alla vita umana, alla giovinezza, all’amore. Così ancora una volta la rosa si presta a una serie di speculazioni. Ad un’indagine. Ad un guardarsi dentro. Nella ricerca di un amore che trascenda appunto l’impermanenza di tutte le cose. Un altro aspetto, o meglio, un altro elemento caduto involontariamente nel testo è dato da una sorta di citazione che troviamo proprio nel refrain della canzone: “Che cosa si prova? Che cosa si sente?… “Ora che una strada verso casa qui non c’è…”. Dopo aver scritto questi versi mi sono reso conto di questo richiamo, un’eco mi verrebbe da dire che ci rimanda addirittura alle parole del refrain di “Like a Rolling Stone” di Bob Dylan del 1965. Considerato ancora oggi uno dei singoli più importanti della storia… e che hanno fatto la storia della musica: “How does it feel? How does it feel? To be without a home, with no direction home”.
“L’incredula rosa” è stato arrangiato da Emanuele Giocondo, alla batteria John Arrucci, agli archi Damme Quartet, al pianoforte Sergio Cammariere, al basso Vincenzo Cavalli e alle chitarre Jonathan Crone. Registrato allo Studio11 Nashville (Tennessee). Prodotto e mixato da Vincenzo Cavalli, al Sonoria StudioRec Scordia (Ct), Italia. Esecutive producer JPC1111 llc, Nashville (Tennessee) Usa.
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