Non ha pace la rianimazione del Giovanni Paolo II

Continuano i problemi all’interno dell’unità operativa di rianimazione dell’Ospedale Giovanni paolo II
Dopo la rinuncia dello scorso anno da parte del dottor Rabito, e la successiva rinuncia al proseguimento dell’incarico di responsabile da parte del dott. Denicola, arrivano come un fulmine a ciel sereno le dimissioni irrevocabili del dott. Federico Reina, da 6 mesi direttore facente funzioni del reparto. Sono quindi ben tre i primari che nel giro di pochi mesi si sono susseguiti.

Dott. Federico Reina


Non si conoscono i dettagli di quest’ultima decisione ma certamente, attenuate finalmente le problematiche di personale di anestesia degli altri due ospedali della provincia, fa riflettere l’incapacità di dare stabilità e condividere percorsi comuni con il più grande reparto di anestesia e rianimazione della provincia, già da qualche anno in grave crisi di personale medico (difficoltà nelle turnazioni, ferie ridotte all’osso), sfiancato dalla pandemia e con la necessità di dare continuità assistenziale a ben 8 unità operative chirurgiche (chirurgia generale, urologia, ortopedia, ginecologia, senologia, otorinolaringoiatria, oculistica, endoscopia digestiva).

Di recente, dietro esplicito suggerimento degli stessi medici del Giovanni Paolo II, è stata attivata anche una collaborazione con medici anestesisti provenienti dal nord Italia.
Adesso la guida verrà affidata al modicano Dott. Trombadore. Con un bando per il nuovo concorso già chiuso, si attende di conoscere la guida del reparto che dovrebbe condurre l’unità operativa e inevitabilmente la lotta al covid anche nei prossimi anni.

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