NOI NON LO ABBIAMO CONSIDERATO OFFENSIVO

Mi rincresce sinceramente che le mie dichiarazioni in occasione della visita a Ragusa del Presidente Lombardo siano state considerate offensive nei confronti della categoria dei Giornalisti, a molti dei quali mi legano profondi rapporti di amicizia e di stima. Non era questa la mia intenzione e il mio voleva solo essere un grido di dolore di fronte ad una situazione che non sempre appare chiara e trasparente.

Ma parlare di qualcosa che talvolta non funziona non significa certo aggredire l’intera categoria, come se la Stampa stigmatizza il comportamento di un politico non intende certo criminalizzarne l’intera categoria.

Non è mia abitudine esasperare i toni, e spero che questi ultimi giorni di mia attività politica non vengano trascinati a lasciare di me e dei miei interventi ricordi polemici; mi arrabbio talvolta, questo si, ma solo perché sono un passionale e senza mai scendere ad offese personali. Sperando che questa mia serva a ricondurre il dialogo ai livelli ai quali siamo abituati da una parte e dall’altra, porgo ai tanti miei amici giornalisti, all’intera categoria e all’Assostampa cordiali saluti.    

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Fin qui il buon Mimì Arezzo che confonde stampa con Assostampa che è una prestigiosa associazione  sindacale di giornalisti ma non rappresenta tutti i giornalisti. Noi per esempio non ci riteniamo offesi dalle parole  di Mimì Arezzo perché lo conosciamo e perché sappiamo che raramente alza i toni della dialettica politica e perché anche lui da molti anni ha fatto il giornalista ed anche l’editore ed infine perché domenica noi eravamo al 318 ed abbiamo seguito per intero  il suo intervento dal vivo.

Franco Portelli

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