NO ALLO SPOSTAMENTO O LA SOPPRESSIONE DELLE FESTIVITÀ DEL 25 APRILE E DEL 1° MAGGIO

Considerato che i provvedimenti previsti dalla nuova manovra economica del governo nazionale includono anche la soppressione o lo spostamento di alcune importanti festività laiche.

Premesso che  25 aprile e 1 maggio rappresentano 2 date importantissime per la nostra nazione Italia a cui si ispira la nostra costituzione.

Considerato che lo spostamento di data delle suddette festività equivale nei fatti ad una loro soppressione e che di certo tutto ciò indebolisce le basi di una nazione libera e democratica grazie alla resistenza, e basata sul lavoro come diritto di tutti, così come recita la costituzione italiana.

 Che una eventuale  tale decisione verrebbe intesa dagli italiani come il tentativo di dimenticare il passato,cosa di certo non auspicabile in quanto solo attraverso la memoria di ciò che e’ stato, si riesce a progettare un futuro libero e democratico.

Che un simile provvedimento creerebbe solo un danno d’immagine per la nazione e  una mortificazione  per i nostri padri e nonni che hanno sacrificato le loro vite per un’ Italia  libera e per garantire un lavoro a tutti sempre più dignitoso.

 

Considerato che risulterebbe pretestuoso pensare di risanare il bilancio dello Stato abolendo i simboli di un’Italia di certo antifascista e democratica nella sua quasi totalità. Il consiglio fa voti

Chiedere al Presidente della Repubblica Italiana,al Governo nazionale e al Parlamento di cassare lo spostamento o soppressione delle festività laiche del 25 aprile e 1 maggio, veri baluardi di una nazione che ha come punto di riferimento il lavoro e l’antifascismo.

 

Trasmettere a tutti i presidenti dei consigli comunali della provincia di Ragusa e al presidente del consiglio provinciale della Provincia regionale di Ragusa il seguente atto per l’approvazione.

 

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