NEL PDL E’ ORMAI GUERRA APERTA ANCHE A RAGUSA

L’attacco sferrato a sorpresa da due componenti del Pdl Sicilia, Salvo Mallia e Silvio Galizia, nei confronti di Piero e Salvatore Mandarà, solo per il fatto di aver preso le difese di Ciccio Barone in una querelle interna al Comune di Ragusa, non è affatto piaciuta all’assessore alle Politiche Sociali e al consigliere provinciale del Pdl. I due, in una nota congiunta, rispondono per le rime: “Il nostro intervento ci è costato l’appellativo di ‘adepti’, ma come possono essere considerati, a questo punto, Mallia e Galizia? Di chi, a loro volta, sono ‘adepti’? Riconosciamo di aver colto nel segno perché a tale domanda non potrebbero affatto rispondere, avendo intrapreso nella loro attività molteplici direzioni e mille posizioni diverse.

Invitiamo Mallia e Galizia a riprendersi e cancellare la parola ‘Sicilia’ dal simbolo del Pdl; in questo modo riconosceranno di aver commesso l’errore di aver disprezzato oggi ciò che prenderanno domani. Noi, per l’appunto, apparteniamo al Pdl senza alcuna aggiunta e quando interveniamo sappiamo benissimo a quale posizione facciamo riferimento. In Provincia abbiamo un leader che è Innocenzo Leontini, lo stesso che a livello nazionale è allineato al presidente Schifani e al ministro Alfano. Pertanto ogni nostro intervento esprime coerenza di valori e di appartenenza, sia quando attacchiamo che quando ci difendiamo.

Barone fa parte di questa squadra, come ne fa parte il Sindaco di Ragusa, alla cui amministrazione riconosciamo un brillante titolo di merito per avere migliorato le condizioni del comune capoluogo. Ciccio Barone fa parte della squadra di Nello Dipasquale, di quel titolo di merito è partecipe e nessuno può negarlo”. (R.S.C.)

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