Un museo d’arte in campagna. Nascerà il “SilvaSuriMuseum” a Marina di Ragusa. L’annuncio durante l’inaugurazione di “Mòrfosi” del maestro Salvatore Provino

RAGUSA – Arte chiama arte. A Marina di Ragusa (Ragusa) nascerà un museo d’arte in campagna. L’annuncio ieri sera durante l’inaugurazione della mostra personale del maestro Salvatore Provino, dal titolo “MòRFOSI”, a cura di Antonio Vitale, ospitata all’interno delle sale della bellissima struttura ricettiva “Silva Suri”.

La masseria ottocentesca, adesso country hotel, è stata mantenuta grazie a un preciso lavoro di ristrutturazione. Il museo immerso nella campagna iblea si chiamerà “SilvaSuriMuseum”. Ogni stanza sarà dedicata in forma permanente ad un artista contemporaneo diverso, di respiro non solo nazionale, accogliendo le sue opere pittoriche: un vero percorso artistico per i fruitori che potranno perdersi tra la bellezza architettonica della struttura in sé e il genio creativo dei pittori più affermati del nostro tempo, tra l’altro a poche centinaia di metri dal vicino sito archeologico di Fontana Nuova risalente a oltre 30 mila anni fa.

E’ l’annuncio che a sorpresa ha fatto ieri sera il patron Salvatore Tumino, mecenate ibleo e promotore di questa prima mostra dedicata a Provino. “Credo che noi privati non dobbiamo stare a guardare – ha detto Tumino – ma dobbiamo contribuire a far crescere il nostro territorio. Spero che la mia iniziativa venga emulata. Sono convinto che oltre alle nostre bellezze monumentali ed ambientali e alle eccellenze enogastronomiche, anche l’arte dei nostri artisti più importanti potrà diventare un motivo d’attrattiva per i turisti”. A Silva Suri si respira dunque fermento culturale dopo l’apertura della mostra del maestro Salvatore Provino, dal titolo “MòRFOSI”, a cura di Antonio Vitale.

Un’esposizione che, attraverso ottanta opere pittoriche, ripercorre cinquanta anni di vita dell’artista: l’uomo e il pittore narrati lungo quattro fasi di storia, in cui l’arte si fa linguaggio di metamorfosi interiori prima ancora che estrinseche.

Una produzione in evoluzione quella di Provino, come spiegato dal curatore Vitale, che diventa espressione dell’amore per la sua terra d’origine, la Bagheria degli anni ’50, si tramuta nel laborioso rapporto con lo spazio per poi evolversi in un tuffo nella sostanza delle cose. La mostra sarà fruibile fino al prossimo 3 febbraio. All’inaugurazione sono intervenuti il soprintendente Calogero Rizzuto e il consigliere comunale Giovanni Gurrieri in rappresentanza del Comune di Ragusa.

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it