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Modica, veleni sul voto. Tre settimane per proclamare i consiglieri. La denuncia di Nino Gerratana
21 Giu 2023 07:40
Qualcosa è andato storto nel conteggio delle schede per il voto del Consiglio comunale di Modica. Perché soltanto ieri, a distanza di tre settimane delle elezioni amministrative, il segretario comunale Giampiero Bella ha posto il proprio sigillo e ha proceduto alla proclamazione degli eletti. In tutto questo lasso di tempo non sono mancati i veleni, le illazioni e il gracchio di un corvo.
Il corvo
Partiamo dall’ultimo evento in ordine di tempo. Nel bar solitamente frequentato da uno dei tre candidati a sindaco è stata recapitata una busta contenente quattro schede elettorali non timbrate per l’elezione a sindaco e un messaggio sgrammaticato, rivolto a Nino Gerratana: “Ecco il Casino che anno fatto e se cercano ce ne sono a migliaia”.
L’errore grammaticale è forse voluto dallo scrivente, magari per sviare ogni tentativo di risalire alla propria identità. Quest’ultimo ha omesso la h davanti alla terza persona plurale del presente indicativo del verbo avere (anno), ma ha azzeccato una formula in scrittura ancora più impegnativa, formata da pronome+particella pronominale (ce ne), seguita dal verbo essere. Strano.
Comunque sia, il messaggio che il corvo ha voluto lanciare a Gerratana è semplice e allo stesso tempo velenoso: nel voto a sindaco ci sono stati brogli. Un’accusa grave quanto improbabile, visti i numeri con cui il sindaco Maria Monisteri si è imposta nella competizione.
Sull’episodio, ieri mattina, Gerratana ha presentato un esposto alla locale Tenenza della Guardia di Finanza, consegnando busta e contenuto, sui quali verranno eseguiti dei rilievi.
Verbali di sezione sofferti
Se nella competizione a sindaco non c’è stata storia, sul Consiglio comunale qualcosa sarebbe potuta cambiare. Gerratana dice: “Con 150 voti in più avremmo ottenuto un posto all’opposizione in aula consiliare”. Il candidato non eletto parla di 15 verbali di sezione (sul totale di 51) non conformi e successivamente modificati, di voti dati, sottratti, poi di nuovo restituiti ai legittimi candidati, anche della maggioranza. “Io stesso ho avuto 30 voti in più rispetto al primo conteggio”, continua Gerratana che esclude il ricorso al Tar.
Assessori fuori dal Consiglio
Con la notifica ufficiale agli eletti, il Consiglio comunale ora si potrà insediare. L’organigramma subirà variazioni, perché il sindaco Monisteri ha dato mandato agli assessori di dimettersi dalla civica assise.
Nella lista Dc Lorenzo Giannone prenderà il posto di Samuele Cannizzaro. Nella lista “Prendiamoci cura” Leandro Giurdanella, Miriam Franzò, Cristina Cecere, Michelangelo Aurnia e Angelo Spadaro subentreranno agli assessori Antoci, Belluardo, Drago e Viola. In “Siamo Modica” Paolo Nigro prenderà il posto di Delia Vindigni.
Nelle prossime ore attese novità anche in alcuni posti apicali degli uffici, già decise dal primo cittadino.
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