MODICA SBARCHI: IL SINDACO ABBATE C’E’ UN’EMERGENZA SANITARIA

“Ci troviamo di fronte ad un’emergenza sanitaria e i Governi regionale e nazionale devono intervenire immediatamente”. Sono le parole del Sindaco di Modica Ignazio Abbate che rivolge un appello alle istituzioni a seguito degli ultimi sbarchi che si sono verificati in provincia di Ragusa.

“Nell’ospedale Maggiore di Modica , già in difficoltà per la carenza di posti letto e di personale, si aggiungono anche le problematiche sanitarie inerenti la presenza di numerosi casi di tubercolosi scabbia e aids, segnalati durante i ricoveri degli immigrati provenienti dai recenti sbarchi.

Il presidio, afferma il Prino Cittadino, non è in grado, attualmente di supportare ulteriori ricoveri, tra l’altro particolarmente impegnativi e gravosi nell’ambito infettivologico.

Ad oggi numerosi casi di queste patologie hanno costretto la struttura ospedaliera ad affrontare i problemi con seria difficoltà, ed inoltre non si è a conoscenza di eventuali casi non intercettati.

Emerge un serio problema sanitario nel territorio e mi rivolgo soprattutto alle autorità competenti affinchè attuano azioni migliorative nella gestione dell’emergenza sbarchi e nei controlli sanitari.

E’ necessario potenziare le cure mediche già nei centri di accoglienza, monitorando  la presenza di patologie per evitare il pericolo di contagio.

L’appello rivolto alle autorità superiori scaturisce dall’immobilismo di una gestione fallimentare dell’Asp ragusana che da anni  ignora le esigenze di un territorio che sistematicamente viene depauperato delle proprie strutture e che non riesce a dare risposte concrete già ai soli cittadini del comprensorio modicano.

Il Governo nazionale deve cercare soluzioni alternative e mettere a disposizione altri scali per fronteggiare l’emergenza sbarchi anche con l’utilizzo delle forze militari. E’ una questione, continua, che investe tutta l’Europa e non si può più tollerare il silenzio delle Istituzioni e l’assenza di misure idonee per prevenire il pericolo di contagio per coloro che si trovano o possono trovarsi in contatto con immigrati che non abbiano ricevuto un’adeguata profilassi preventiva.

Non può il problema essere di esclusiva competenza del porto di Pozzallo, dell’Ospedale Maggiore di Modica e dei comuni limitrofi ma deve essere l’intero territorio nazionale a programmare degli interventi necessari per fornire cure idonee e adeguata accoglienza a quanti nei prossimi mesi, approfittando della stagione estiva, approderanno nel nostro territorio, anche alla luce del fatto che questi sbarchi sembrano avere una pianificazione già stabilita nel paese di provenienza”.

 

 

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