È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
MODICA, ORDINE DEL GIORNO CONTRO LA CRISI FINANZIARIA APPROVATO ALL’UNANIMITÀ
05 Ott 2012 16:32
Con diciotto voti a favore nella giornata del 4 ottobre è stato approvato l’ordine del giorno sulle iniziative da intraprendere per fronteggiare la grave crisi finanziaria e di cassa che si è abbattuta sulla città di Modica e sull’Ente, discussione che verrà ripresa il prossimo giovedì 11 ottobre in una nuova seduta del consiglio che si è aperta ieri con alcune comunicazioni del Presidente Carmelo Scarso.
Il decreto di soppressione dei tribunali cosiddetti minori avrà 18 mesi di tempo per essere concretizzata ma per almeno cinque anni il Tribunale dovrà gestire l’amministrazione della giustizia con costi a carico del Comune, secondo quanto indica il decreto: “Abbiamo a che fare – ha detto Scarso – con una mafiosa autorità in quanto non si può imporre ai Comuni di pagare servizi che sono dello Stato, e dove peraltro a Ragusa non saranno destinate somme dal ministero della Giustizia per gli affitti di nuovi locali ove ospitare quello che fu il Tribunale di Modica.”
Il PDL, una volta passati alla discussione sulla crisi finanziaria, ha dichiarato solidarietà ai dipendenti comunali sottolineando l’ esigenza di avere un quadro sulla situazione finanziaria dell’ente prima di adottare la delibera sulle misure anticrisi e capire con quali somme i dipendenti potranno prendere lo stipendio da qui a fine anno. L’amministrazione ha replicato operando un’analisi duplice dei problemi: situazione finanziaria e situazione di cassa la quale investe tutti i Comuni del Paese.
L’amministrazione deve fare squadra con i consiglio comunale, con gli altri comuni per fronteggiare una situazione finanziaria pesantissima: All’Anci Sicilia si chiede dunque un’azione coordinata forte e specifica sulla Regione che ha erogato solo il 50% delle prime due rate e tra l’altro pare che il limite imposto per lo sforamento del patto di stabilità sia stato rimosso e quindi la Regione potrebbe trasferire le somme.
Il Comune di Modica dal canto suo sta facendo ogni sforzo per aumentare la capacità di introitare più somme in modo autonomo e l’Amministrazione sta inoltre operando una pressione per sbloccare sia il trasferimento delle somme sia per aumentare la capacità autonoma dell’ente di introitare importi.
Questo in sintesi è il quadro complessivo delle entrate previste entro la fine dell’anno: i trasferimenti dello Stato previsti sono di due milioni e ottocento e la Regione dovrà trasferirne tre milioni e ottocento sessanta mila euro; per IMU si dovranno incassare tre milioni e mezzo di euro.
Si stanno notificando i ruoli coattivi che dovranno essere pagati entro un mese: si tratta del canone idrico dal 1996 al 2005; sollecito 2010 e ruolo ordinario 2011 e il totale della riscossione ammonterà a dieci milioni e ottocentomila euro.
L’ufficio delle entrate ha effettuato volture di contratti per 1500 di persone decedute e altri 3500 casi sono sottoposti ad indagine ricognitiva. Sul Ruolo coattivo TARSU ci sono accertamenti per 956 mila euro. Ruolo ordinario Tarsu 2012, 8840 mila euro. Secondo un calcolo molto vicino al dato reale la somma complessiva delle entrate sono dell’ordine di ventidue milioni di euro che dovrebbero garantire, nella peggiore delle ipotesi, un gettito di sei milioni di euro.
Sommando il tutto sarebbero 15 milioni 672 mila euro le risorse prefigurabili tra entrate dello Stato e della Regione e quelli del Comune sino alla fine dell’anno ma dalle opposizione arrivano perplessità sull’effettivo gettito possibile; la situazione della Regione è esplosiva lo dimostra il consenso a sforare il patto di stabilità.
In provincia il quadro dei comuni è drammatico e non è positiva l’azione dell’amministrazione sul processo di risanamento, basta vedere il consuntivo 2011.
Sinistra Ecologie Libertà ricorda che ci sono 300 mila euro di spesa su spese non obbligatorie impegnate con delibere con il parere negativo del dirigente del settore bilancio. Sarebbe stato utile approvare il preventivo entro luglio e poi fare le future variazioni.
Per l’NP la crisi di liquidità sta investendo tutti i Comuni, occorrerebbe dunque riportare la questione a livello regionale ma i cittadini non si mobiliteranno per la crisi del Comune: si registra un cambio di approccio culturale nei rapporti tra i dipendenti e i cittadini.
Secondo il PDL poi il carico fiscale è notevole e le famiglie non riescono a fronteggiare queste spese per cui le previsioni d’incasso non solo realistiche anche perché chi paga le tasse oggi paga il conto di una pressione fiscale del 65% e in quattro anni quest’ amministrazione non ha avuto un’idea di risanamento.
Dalla maggioranza si ritiene che le tasse non sono state aumentate e il risanamento è nei numeri dei bilanci consuntivi con una capacità di introito decisamente aumentate: necessari anche gli investimenti nella cultura perché porta economia di rimando; contestato poi l’atteggiamento troppo critico e quasi offensivo di certe sigle sindacali nei confronti del primo cittadino: “Bisogna fare azione comune – dice il PD – per superare la crisi e non consigliare le persone a non pagare le tasse.”
Dopo la discussione e il voto si è dunque deciso di dare mandato al Sindaco di rappresentare in ogni sede consentita (Prefettura, Governo Regionale, Anci Regionale, ecc.) la grave situazione finanziaria e di cassa dell’Ente, le cui cause principali sono costituite dagli ingiustificati ritardi dei trasferimenti regionali (vedi il saldo del 50% della I^ e II^ rata 2012), dalla difficoltà oggettiva dell’Ente a riscuotere le entrate tributarie proprie a causa della grave crisi economica e dalle ingentissima riduzione dei trasferimenti Statali, in conseguenza della decurtazione anticipata operata sulla base di un conteggio arbitrario delle entrate derivanti dall’Imposta Municipale Propria spettante ai Comuni.
Le decisioni dello Stato nei suoi poteri Legislativo ed Esecutivo dovranno essere contestate per avere deciso, ciascuno per le proprie competenze, di “scaricare” le difficoltà dello “Stato formale” (Palazzo Chigi, Palazzo Madama, Montecitorio, ecc.) sullo “Stato reale” costituito dal territorio e dai suoi rappresentanti (Sindaci).
Il Sindaco, le organizzazioni sindacali e le rappresentanze Regionali e Nazionali dei Comuni intraprenderanno ogni iniziativa finalizzata a rimuovere il grave disagio e la sofferenza che vivono i lavoratori, gli operatori economici e l’intera Città e sarà inoltre chiesto al Prefetto di volere convocare con procedura d’urgenza la Conferenza dei Sindaci estesa al Commissario Straordinario della Provincia di Ragusa, nonché ai vari sindacati, compreso CGIL, CISL e UIL.
L’ordine del giorno del 4 ottobre e la trascrizione della seduta del Consiglio Comunale verrà inviata a tutti Sindaci e ai Presidenti dei Consigli Comunali della Provincia invitando gli stessi a farlo condividere formalmente dai rispettivi Civici Consessi.
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