MODICA, L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE CONTRARIA ALL’INSTALLAZIONE DI UNA SECONDA PIATTAFORMA PETROLIFERA NEL CANALE DI SICILIA

Si ritorna a parlare dell’installazione della piattaforma petrolifera VEGA B , gemella di quella già esistente a  12 miglia dalla costa di Pozzallo: il Comune di Modica ha infatti inviato, entro i termini previsti, al Ministero dell’ambiente, alla Regione siciliana e a tutti gli enti coinvolti, le proprie osservazioni contro l’installazione del secondo impianto per estrarre l’oro nero.

Nino Frasca Caccia, assessore allo Sviluppo economico, ha nei giorni scorsi partecipato alla riunione che il Commissario della Provincia di Ragusa, Avvocato Scarso, ha convocato su sollecitazione dei sindaci di Modica e Scicli, ribadendo il parere contrario del Comune di Modica e la piena adesione alle motivazioni sostenute da Greenpeace, legate in particolar modo al grave pericolo di alterazione dell’equilibrio ambientale del Canale di Sicilia.

“Ho lavorato – ha detto Giuseppe Sammito, Assessore alle Opere pubbliche e Urbanistica – in stretto contatto con i movimenti e le associazioni ambientaliste che compongono il fronte contrario a VEGA B, avvalendomi della loro collaborazione per predisporre un ampio e argomentato fascicolo di osservazioni che sono state poi sottoscritte dal sindaco e trasmesse agli organi competenti.”

Lo studio evidenzia, ha spiegato l’assessore, oltre ad alcune violazioni procedurali nella presentazione delle istanze per la Valutazione di Impatto Ambientale, soprattutto l’inesattezza delle valutazioni effettuate, i risicati margini di sicurezza della struttura, il grave pericolo per l’ambiente e l’economia del nostro territorio nonché per le risorse e gli ecosistemi del mare di Sicilia, ribadendo come queste preoccupazioni siano largamente condivise dai cittadini.

Il Comune di Modica, data l’estrema ristrettezza temporale per la stesura delle osservazioni, ha anche chiesto che una rappresentanza dei Comuni dell’area interessata venga ascoltata dalla commissione esaminante.  L’Amministrazione comunale di Modica si sta dunque fortemente e motivatamente opponendo all’ipotesi che il lo Stretto possa subire ulteriori aggressioni da parte delle società  petrolifere.

“E’ di tutta evidenza che – conclude Sammito – il modello di sviluppo turistico che immaginiamo per la Sicilia in generale e per questa Provincia in particolare  come il sindaco Antonello Buscema ha fino ad oggi sostenuto, intervenendo al Forum internazionale del turismo dei sindaci in Cina,  appare assolutamente incompatibile con lo sfruttamento petrolifero e verrebbe definitivamente compromesso da qualunque decisione dovesse autorizzarlo.”

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